McDonald’s ha recuperato 105 milioni di dollari di liquidazione dall’ex CEO Steve Easterbrook, licenziato per aver nascosto alcune relazioni vietate con delle dipendenti.
McDonald’s recupera 105 milioni di dollari di liquidazione dall’ex CEO Easterbrook
In considerazione di quanto annunciato attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa nella giornata di giovedì 16 dicembre, McDonald’s ha risolto una causa contro l’ex CEO Steve Easterbrook, licenziato nel 2019, recuperando equità e contanti nella sua liquidazione valutata a 105 milioni di dollari.
Secondo la dichiarazione, è emerso Easterbrook non avrebbe ricevuto la liquidazione se fosse stato “sincero” sulla sua cattiva condotta.
L’azienda ha licenziato Steve Easterbrook nel novembre 2019 dopo che un’indagine ha portato alla scoperta che si era impegnato in una relazione consensuale con una subalterna in violazione della politica aziendale.
Il gigante del fast-food ha citato in giudizio l’ex CEO dell’azienda nell’agosto 2020, dopo una verifica interna, sostenendo che aveva mentito agli investigatori sulla sua cattiva condotta, comprese le relazioni sessuali con più dipendenti e che aveva distrutto le prove del suo comportamento scorretto.
Steve Easterbrook si è scusato, asserendo che non era riuscito a rispettare i valori di McDonald’s e “fare la cosa giusta”.
L’indagine interna volta dalla compagnia di fast-food
In seguito alle verifiche interne che sono state condotte nell’azienda nel corso di tutto il 2020, sono state rinvenute alcune e-mail dell’ex CEO Steve Easterbrook che contenevano decine e decine di materiali multimediali che raffiguravano nudi. Le fotografie avevano come soggetti tre dipendenti dell’azienda, impiegate tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.
Le e-mail sono state salvate su server interni.
In relazione alla scoperta effettuata, l’ex CEO di McDonald’s Steve Easterbrook, 54 anni, ha presumibilmente cancellato le e-mail memorizzate sul suo telefono. Nel corso della causa, McDonald’s ha sostenuto che Easterbrook ha mentito sulla sua condotta per ricevere la liquidazione.
L’ex CEO della società era diventato amministratore delegato di McDonald’s nel 2015 dopo il suo ruolo di chief brand officer dell’azienda e capo del Regno Unito e del Nord Europa.