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Mercato immobiliare in Italia: si continua a investire nel mattone

Gli italiani, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, continuano a investire nel mattone. In questo articolo, illustriamo lo stato degli investimenti nel mercato immobiliare in Italia secondo le informazioni offerte dal team di ricerca di Dils, un’azienda attiva a livello internazionale nel campo real estate.

Mercato immobiliare in Italia: investimenti in continua crescita
Living immobile moderno

Gli italiani, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, continuano a investire nel mattone, seppur con qualche contrazione dei volumi.

A dimostrazione di ciò, è possibile chiamare in causa i dati dell’anno da poco conclusosi. Nel quarto trimestre, il volume di investimenti nel mattone si è assestato attorno ai 2,6 miliardi di euro, portando il lasso di tempo sopra menzionato a conquistare la palma di miglior periodo dell’anno per quanto riguarda gli acquisti immobiliari a scopo di investimento.

Per fornire un parametro relativo alla crescita, è bene ricordare che, rispetto al trimestre precedente, il volume delle transazioni è cresciuto del 70%. Se si fa un confronto con il medesimo periodo del 2022, è possibile notare una crescita pari al 14%.

A fornire questi dati ci ha recentemente pensato il team di ricerca di Dils, un’azienda attiva a livello internazionale nel campo real estate. Dall’indagine svolta è emerso un risultato, a partire da inizio 2023, pari a 6,2 miliardi di euro, circa la metà rispetto alle performance concretizzate nel 2022, una delle annate più interessanti per quanto riguarda i numeri degli investimenti immobiliari.

Comparto living: i numeri del 2023

Guardando ai numeri e alla distribuzione degli investimenti immobiliari nel comparto living, è possibile notare come, nel 2023, questi ultimi si siano concentrati soprattutto su Milano – il 90% circa delle transazioni – permettendo di apprezzare, su scala annuale, un giro d’affari totale di 730 milioni di euro.

Rispetto al 2022 si può notare un calo, ma un consolidamento, aspetto apprezzabile guardando a tutti i comparti complessivamente, da un trimestre all’altro.

I numeri delle compravendite residenziali in Italia nel 2023

Vediamo ora nello specifico come sono andate le cose, nel 2023, per quanto riguarda i numeri delle compravendite residenziali. L’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle si è concluso con 508.000 transazioni nel corso dei primi nove mesi, con un calo dell’11,8% rispetto al 2022.

Questo rallentamento è da imputare innanzitutto al continuo incremento dei tassi di interesse, aumentati dalla BCE come fisiologica reazione al trend inflattivo imperante, e alle conseguenti difficoltà nell’accesso al credito da parte di una larga fetta di utenza, tra cui molti piccoli investitori intenzionati a comprare, per esempio, per avere a disposizione un immobile da mettere a reddito e da cui trarre profitto negli anni dell’età senile.

Mentre stiamo scrivendo questo articolo, in virtù soprattutto dei dati positivi relativi all’inflazione di novembre, perfettamente in linea con gli obiettivi BCE, il sentiment degli analisti in merito ai tassi è roseo e vede all’orizzonte addirittura per marzo un possibile taglio dei punti base, un motivo in più per valutare l’acquisto di una casa, sempre avendo cura di partire consultando fonti qualificate, possibilmente siti dove pubblicano annunci unicamente agenti immobiliari esperti (se ne stai cercando uno con queste caratteristiche, su immobiliovunque.it puoi trovare annunci di case in vendita da tutta Italia).

Tornando a Milano, è doveroso ricordare che, nonostante il suo primato a livello nazionale per quanto riguarda gli investimenti nel comparto living, le transazioni sono comunque calate, dell’8,5% per la precisione, dal quarto trimestre 2022 al quarto del 2023 (il dato si riferisce nello specifico al Q3).

Cosa aspettarsi per il 2024?

A questo punto, è naturale chiedersi cosa ci si debba aspettare per il 2024. L’ufficio studi Dils parla, per l’anno da poco iniziato, della sovrapposizione tra due fenomeni. Da un lato, per quanto riguarda gli investimenti, si dovrebbe apprezzare una forte stabilizzazione in settori considerati chiave, come per esempio gli uffici e la logistica.

Dall’altro, invece, potrebbe essere possibile notare l’emergere di nuovi trend, in primis quello che vede in primo piano un’ibridazione tra gli uffici e l’edilizia residenziale, cambiamento in linea con i mutamenti che hanno investito la nostra vita dopo il Covid.

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Scritto da Redazione Think

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