A guardarla non si direbbe proprio che è stata realizzata con un materiale totalmente organico proveniente da semi di piante diverse.
Con quel suo design futuristico, assolutamente innovativo e accattivante, infatti, somiglia più a quelle auto immaginate nei film di fantascienza, pronte a volare anziché correre sulle strade. Invece, ha un animo gentile, tanto quanto il suo concept rivoluzionario. Così si presenta la Mercedes–Benz BIOME che la Casa di Stoccarda ha presentato al Salone di Los Angeles, appena svoltosi (17 e 18 novembre).
Durante la rinomata manifestazione americana, alcuni fra i più importanti produttori di automobili si sono cimentati nel “Design Challenge”, un concorso che li invitava a progettare dei prototipi di vetture compatte – due posti più due, sicure, confortevoli, con buone capacità dinamiche e che, soprattutto, non pesassero più di 450 chilogrammi.
Una sfida cui la Mercedes ha risposto con questa vettura che, lunga quattro metri e due centimetri, e larga due e mezzo, ne pesa ancora di meno: appena 394 kg. Questo grazie al materiale organico con cui è stata realizzata, il Biofibre, usato per telaio, abitacolo e ruote (solo per queste, ci sono voluti semi di quattro piante diverse) e che è compostabile o comunque riutilizzabile come materiale da costruzione. Vanta inoltre straordinarie qualità di leggerezza e resistenza, essendo più leggero della plastica o del metallo, ma più resistente dell’acciaio.
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Un’auto dal dna verde, quindi, dall’inizio del ciclo produttivo fino a conclusione del “percorso” di utilizzo, e sia dentro che fuori. Si alimenta infatti dell’energia solare che questo particolare materiale assorbe dall’esterno e immagazzina, grazie ad un’avveniristica tecnologia a simbiosi, come fluido dal nome altrettanto innovativo: Bionectar 4534.
In cambio, non bastasse, restituisce all’ambiente solo ossigeno.
E anche qui l’ispirazione a madre natura è stata forte, visto che il meccanismo di conversione riprende quello dei recettori degli alberi, studiati dalla bioingegneria per sperimentarne l’applicazione nel mondo dei motori. «Un veicolo perfetto per la mobilità futura: una vettura che nasce e circola in perfetta simbiosi con la natura. Mercedes–Benz BIOME è un ibrido a tecnologia naturale che si inserisce senza alcun impatto nell’ecosistema del nostro pianeta: nasce e cresce come le foglie di un albero». Ecco come la definisce il suo ideatore, Hubert Lee, Responsabile Advanced Design Studio Mercedes–Benz di Carlsbad, in California, dalla cui creativa matita sono nate altre punte di diamante della Casa tedesca, come la seconda generazione della CLS e la Mercedes F 800 Style.
E così è venuta al mondo questa concept car pronta ad affrontare la sfida più rivoluzionaria del secolo: inquinare il meno possibile e, al contempo, soddisfare le esigenze estetiche e prestazionali delle auto di nuova concezione. Soprattutto quelle dei leader di mercato, come Mercedes–Benz.