MiArt 2011: l’arte si apre alla città

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Un ricco programma e l’apertura alla città caratterizzeranno la sedicesima edizione di MiArt, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea che riunisce oltre cento gallerie e una attenta selezione delle proposte più interessanti del panorama artistico.

Si terrà a Milano dall’8 all’11 aprile e durerà quattro giorni, con l’obiettivo di diventare un riferimento per il mondo dell’arte nazionale e internazionale, un’occasione di confronto per gli addetti ai lavori e per la comunità dei collezionisti, ma anche per il pubblico e per l’intera città.

Come sottolinea Giò Marconi, storico gallerista milanese e membro del comitato consultivo per la selezione dei partecipanti, «Milano è il riferimento italiano per il mercato dell’arte. MiArt rappresenta, dunque, un importantissimo punto di incontro per tutti gli operatori – galleristi, collezionisti, artisti, appassionati.

La scelta di farne una fiera di eccellenza, riservata alle migliori gallerie italiane, rende questa occasione una vetrina imprescindibile nel calendario fieristico internazionale».

MiArt 2011 verrà concentrata in un unico padiglione di Fiera Milano City, dove le gallerie saranno collocate per analogia delle proposte, a favore di una visione complessiva del panorama artistico internazionale.

Galleria fotografica

A Giacinto Di Pietrantonio e Donatella Volonté, curatori già lo scorso anno delle sezioni “Contemporaneo” e “Moderno” della fiera, si deve la fisionomia complessiva della manifestazione e il coordinamento dell’intero progetto.

Accanto all’organizzazione e ai curatori, anche questa edizione vede il contributo di un comitato consultivo, preposto alla selezione delle gallerie partecipanti, e di un comitato d’onore. Il primo comprende Marco Altavilla, Epicarmo Invernizzi, Giò Marconi, Francesca Minini, Mauro Nicoletti, Lorcan O’Neill, Mario Pieroni e Giulio Tega, mentre fanno parte del secondo Flavio Albanese, Corrado Beldì, Daniel Bosser, Pierluigi Cerri, Lieven Declerk, Ernesto Esposito, Giorgio Fasol, Alessandro Mendini, Giovanni Puglisi e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

L’evento intende coinvolgere tutte le componenti del sistema internazionale dell’arte, dagli artisti ai galleristi, dai collezionisti ai curatori e ai direttori di museo, fino ai critici, agli enti istituzionali, alle testate di settore e alle librerie specializzate, con l’obiettivo di fornire una risposta ad un mercato ancora in difficoltà e di aprirsi ad un pubblico sempre più curioso e attento.

«Gli ottimi risultati delle ultime due edizioni, in cui abbiamo puntato sulla qualità, confermano la necessità di realizzare una fiera sempre più selezionata, in cui solo le gallerie più serie, prestigiose e autorevoli siano chiamate a rappresentare artisti e opere della produzione italiana e internazionale dall’inizio del Novecento ad oggi», ha sottolineato Michele Perini, Presidente di Fiera Milano.

Le diverse sezioni e i tanti differenti format che completano il programma permettono di esplorare il complesso mondo dell’arte. È infatti previsto un ricco calendario di conferenze, dibattiti, incontri con protagonisti italiani e internazionali, ma anche un magazine e una serie di iniziative dentro e fuori dalla Fiera, con l’obiettivo di coinvolgere l’intera città di Milano e di gettare i semi per progetti futuri.

«MiArt dev’essere il terreno di confronto tra il mercato dell’arte contemporanea e le politiche culturali di questa città», ha commentato l’assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory, «che hanno a mio avviso come obiettivo la nascita di un museo pubblico specializzato nell’arte contemporanea».

Infine, un catalogo che è un vero e proprio libro d’arte. Curato da Giorgio Verzotti, ricostruisce la storia dell’arte italiana attraverso le gallerie, completato da un’inedita selezione di fotografie realizzate da Mimmo Jodice appositamente per MiArt. Dopo l’obiettivo di Gabriele Basilico e le visioni di Armin Linke, le immagini di Jodice approfondiscono, ancora una volta, la conoscenza di una Milano da riscoprire negli angoli più nascosti, nei dettagli e nelle atmosfere.

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Scritto da luxu

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