Michael Stuart è un giovane artista americano (è nato nel 1979) che vive e lavora a Brooklyn. Ha già esibito i suoi lavori tra Brooklyn e Manhattan e ora, fino al 20 febbraio, esporrà i suoi lavori alla Scaramouche Gallery di New York.
La mostra personale che segnaliamo si intitola “Contingiencies” e propone astrazioni sistematiche che dilatano il momento del gesto fotografico. Il lavoro di Stuart evoca le astrazioni costruttiviste e minimaliste e rompe l’integrità compositiva e la specificità del mezzo in componenti altamente contingenti, riflettendo la relazione tra la rappresentazione e l’origine, l’idea di sé e il corpo che da questa emerge.
Nella parte iniziale della mostra la contingenza è rappresentata da una serie di griglie fotografiche che presentano dei tagli fatti sia prima che dopo il momento fotografico.
Si prosegue poi con i cerchi e i quadrati fluttuanti delle Circle Stories che perdono specificità non appena sono ricondotti in astrazioni contingenti.
In Zone System, Stuart prende spunto da una tecnica che serve per raggiungere un’esposizione ottimale della pellicola, trasformando una scala di grigi in un campionario di toni graduati con una risposta che è mezzo fotografica e mezzo pittorica. Palette, invece, ricostituisce la stessa tavolozza pittorica di Zone System per diventare un documento estetico in sé. Fotografate contro il parquet dell’appartamento dello stesso artista, le opere giustappongono l’associazione esoterica della pittura contro la loro controparte decorativa e domestica.
L’installazione video Screen rappresenta il vento che passa attraverso una finestra in un capovolgimento temporale: durante il giorno, e durante la notte.
Questo pezzo richiama l’attenzione al modo in cui le condizioni che circondano un’analisi influenzino la natura della percezione di ciascuno. Infine, la narrativa personale di Stuart è evocata con Adjectives, una fotografia dipinta di un estratto di un testo del padre dell’artista. Un gesto che mette la pittura e la fotografia, l’astrazione e la significazione, in un contrasto produttivo.