Arriva a Milano, dopo il successo ottenuto in occasione dei Rencontres d’Arles, uno dei più importanti festival di fotografia di tutto il mondo, la mostra “Mick Jagger. The Photobook”. Per la prima volta in Italia, fino al 13 febbraio, si potrà ammirare la retrospettiva dedicata all’immagine dell’uomo che non solo ha fatto la storia del rock, ma che è diventato icona di stile e di costume.
“Mick Jagger è universale. Il suo viso così particolare ha fatto di lui l’archetipo della rock star”, sottolinea François Hébel, direttore del festival Rencontres d’Arles, descrivendo il contenuto di questa mostra. “La raccolta di queste immagini è prima di tutto un progetto fotografico ”. Alla Fondazione Forma si possono ammirare settanta incredibili ritratti della “pietra rotolante”, realizzati dai grandi fotografi che, fin dall’inizio della sua carriera ad oggi, lo hanno incontrato e fotografato, documentando i suoi tratti inconfondibili e la sua capacità di essere un personaggio sempre nuovo, sempre diverso, sempre controcorrente.
Ma non è solo la carriera di Mick Jagger ad essere ricostruita da questi sorprendenti scatti d’autore. Attraverso la sua figura e il suo viso, tanto espressivo e particolare, passa anche la storia di cinquant’anni di ritratto fotografico. Si dipana, immagine dopo immagine, lungo le pareti delle sale, il racconto della sfida ad andare oltre la fisicità e la notorietà di un volto, per rappresentarlo, coglierne l’essenza e superare il semplice aspetto documentaristico.
Si può così assistere alla nascita di quel misterioso legame che corre tra la persona, il personaggio e la sua immagine. La retrospettiva parte dai primi scatti degli anni Sessanta di Harry Goodwin, Gered Mankowitz e Jean-Marie Périer, per passare poi attraverso le sperimentazioni di Cecil Beaton e giungere fino ai recentissimi ritratti di Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Anton Corbijn, Mark Seliger e Bryan Adams.
Realizzata in co-produzione da Forma e Rencontres d’Arles, “Mick Jagger. The Photobook” è un progetto di François Hébel ed è accompagnata da un catalogo edito da Contrasto. Una mostra che ripercorre le tante metamorfosi di Mick Jagger, un protagonista della musica mondiale che ha contribuito a creare l’estetica del rock. E non solo.