È in corso a Milano, presso la Fondazione Forma per la Fotografia, la mostra intitolata “Mick Jagger – The photobook“.
Per la prima volta in Italia una mostra fotografica viene dedicata a un’icona del rock, dello stile e del costume, ma anche un personaggio dal viso particolarissimo e dalla personalità camaleontica.
Mick Jagger ha attraversato la storia del rock per quarant’anni e ne è diventato emblema ed icona. Così che il suo volto, il suo corpo e la sua personalità popolano l’immaginario di generazioni di giovani e non. Ora la mostra in corso a Milano presenta 70 ritratti di Mick Jagger realizzati dai più grandi fotografi, ritratti che ripercorrono questi ultimi 40 anni di carriera e che vanno dagli anni ’60 a oggi per documentare la sua carriera, le sue trasformazioni, la sua capacità di andare sempre e comunque controcorrente.
Si va dunque dalle fotografie di Goodwin, Mankowitz e Périer degli anni ’60 per attraversare le sperimentazioni di Cecil Beaton, fino ad arrivare ai ritratti più recenti di Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Anton Corbijn, Mark Seliger e Bryan Adams.
François Hébel, il direttore dell’annuale festival di fotografia Rencontres d’Arles, che la scorsa estate ha ospitato la mostra fotografica di Mick Jagger, ha sottolineato che «Mick Jagger è universale. Il suo viso così particolare ha fatto di lui l’archetipo della rock star». E ha poi proseguito: «La raccolta di queste immagini è prima di tutto un progetto fotografico. Non è solo la carriera di Mick Jagger ad essere raccontata, ma la storia di 50 anni di ritratto fotografico; dove la fisicità e la notorietà di un volto sono una sfida che spinge gli autori a rappresentarlo andando oltre la semplice documentazione.
Attraverso gli scatti dei più importanti fotografi si può assistere alla nascita di quel legame, ormai indissolubile, che unisce personaggio e immagine».
La mostra prosegue fino al 13 febbraio.
