Il patrimonio dei miliardari americani permette loro di esercitare una forte influenza sull’economia (attraverso le aziende che gestiscono), sulla società (attraverso i prodotti che sviluppano) e sulla politica (attraverso i candidati che finanziano). Sulla scena politica, non hanno mai avuto un ruolo più importante. Un miliardario è seduto alla Casa Bianca, mentre più di 230 altri stanno spendendo soldi per aiutarlo a rimanere nell’Ufficio Ovale o per cacciarlo via. Con questa idea in mente, il quotidiano Forbes ha messo insieme un tracker interattivo unico nel suo genere, che mostra su chi hanno scommesso le persone più ricche d’America nell’ambito delle prossime elezioni.
Su chi scommettono i miliardari americani, Trump o Biden?
Poiché Trump ha infranto la tradizione presentando i documenti per la sua rielezione il giorno in cui è entrato in carica nel 2017, il tracker include più di tre anni di donazioni per la campagna del presidente in carica.
Da allora, circa 101 miliardari hanno donato 25,8 milioni di dollari alla sua campagna e ai suoi comitati di raccolta fondi.
Joe Biden ha iniziato molto più tardi, lanciando la sua campagna alla fine di aprile 2019. Ha rapidamente recuperato terreno, raccogliendo fondi da 134 miliardari, secondo un’analisi dei documenti della Commissione Federale per le Elezioni. La sua campagna e i suoi comitati di raccolta fondi hanno ricevuto 13,4 milioni di dollari direttamente dai miliardari, meno di quelli di Trump.
Ma i finanziatori più ricchi di Biden stanno investendo più soldi per sostenere l’ex vicepresidente, aggiungendo almeno altri 19 milioni di dollari.
Scavate nei dati, e vedrete un sacco di altre tendenze. Per esempio, più donatori per entrambi i candidati hanno fatto i loro soldi in finanza e investimenti di qualsiasi altro settore. Al di là di Wall Street, tuttavia, le circoscrizioni di Biden e Trump divergono. Biden domina la California, dove ha catturato l’84% dei donatori miliardari. Trump domina il Texas, dove ha ottenuto l’88% del sostegno. Lo strumento include alcuni donatori che hanno già fatto colpo a Washington (Adelson, Soros, Bloomberg) e centinaia che non l’hanno fatto (tra cui Ballmer, Skoll e Broad). Continueremo ad aggiornare i numeri man mano che il denaro continua ad affluire.