Minecraft, dietro il gioco un fenomeno mondiale (che vale miliardi)

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Premessa: parlare di Minecraft non è mai facile. Non lo è tra gli addetti ai lavori, figuriamoci fuori. Non perché sia un argomento difficoltoso o intrattabile, ma piuttosto perché trovo complesso trasmetterne la forza. C’è sempre il rischio di semplificare qualche aspetto, con l’inevitabile conseguenza di banalizzare un fenomeno che banale non è per niente.

COS’E’ MINECRAFT

Minecraft è un videogioco open world di tipo sandbox. Ma che significano questi due paroloni? Con “open world” si indicano i giochi nei quali il giocatore può muoversi liberamente in un mondo vasto e aperto, mentre “sandbox” indica la possibilità per l’utente di modificare l’ambiente di gioco, attraverso degli strumenti messi a disposizione dal gioco stesso. Videogiochi di questo tipo si differenziano per un’elevata interattività.

Interattività che in Minecraft potremmo definire quasi totale.

La grafica di gioco è caratterizzata da grossi cubi pixelati. La scelta di una grafica molto semplice e stilizzata ai più potrebbe sembrare limitante ma, in realtà, nel lungo termine si è dimostrata essere uno dei punti di forza di Minecraft. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello stilistico.

All’interno del gioco sono presenti cubi di diversi materiali (sabbia, oro, ghiaia, lava, roccia, ecc.) che il giocatore può ottenere scavando. Con l’utilizzo di queste materie prime l’utente può costruire qualsiasi cosa. L’unico limite è la fantasia del giocatore.

In Minecraft si può scegliere tra diverse modalità di gioco, alcune delle quali sono:

  • Sopravvivenza, dove l’obiettivo è non morire. Durante la partita il giocatore può essere attaccato da mostri o altri giocatori.

    Inoltre durante le attività di scavo e costruzione c’è il rischio di morire cadendo, annegando, entrando in contatto con lava, fuoco, ecc.

  • Avventura, dove si può giocare all’interno di mondi costruiti da altri giocatori. In questo caso è il creatore del mondo a definire sia gli obiettivi che le limitazioni del gioco.
  • Creativa, dove si costruisce e basta. In questa modalità, infatti, il giocatore ha accesso a tutte le risorse dell’ambiente ed è libero di costruire qualsiasi cosa, senza intoppi o ostacoli esterni.
  • Storia, annunciata da pochi giorni. A quanto pare, ci sarà presto un “Minecraft Storymode” dove l’attuale modalità sopravvivenza sarà affiancata da una forte componente narrativa, andando ad avvicinare Minecraft ad un gioco di avventura.

CRONACA DI UN SUCCESSO NON ANNUNCIATO

Minecraft è stato creato nel 2009 da uno sviluppatore indipendente svedese di nome Markus Persson e pubblicato, nello stesso anno, dall’azienda Mojang da lui stesso fondata.

Nel giro di un paio di anni la notorietà di Minecraft è cresciuta a dismisura e tra il 2010 e il 2011 è arrivato il vero e proprio boom.

Markus Persoon ha lanciato Minecraft a 30 anni. Foto: theaustralian.com.au

Proprio in quegli anni raggiunge, infatti, il primo milione di copie vendute, e nel giro di pochi mesi vince numerosi premi e riceve numerosi riconoscimenti da parte di diverse testate del settore (Gamasutra, Indie DB, Rock Paper Shotgun, ecc.). Premi e riconoscimenti che ha poi continuato a vincere nel corso degli anni.

Minecraft è anche il gioco dei record. È, ad oggi, il gioco per PC più venduto di tutti i tempi con ben 20 milioni di copie all’attivo.

Se prendiamo in considerazione tutte le piattaforme sulle quali è presente, il numero totale di copie vendute sale a ben 70 milioni! E sul lato economico non è da meno: i ricavi dichiarati nel 2013 erano di 326 milioni di dollari. E pensare che lo sbarco su console è avvenuto solo nel 2014. Questi numeri hanno attirato, ovviamente, l’attenzione di grandi aziende. Tra queste è stata Microsoft a spuntarla. Nel 2014, infatti, compra per 2,5 miliardi di dollari l’azienda Mojang e la proprietà intellettuale di Minecraft. Si tratta della prima grossa acquisizione della “nuova” Microsoft dell’era Nadella.

Ad oggi Minecraft è presente praticamente su qualsiasi piattaforma di gioco: PC, Xbox, Play Station e le principali piattaforme mobile, in un’edizione leggermente limitata chiamata Minecraft Pocket.

FENOMENO MINECRAFT

Quando si parla di Minecraft è inevitabile finire a discutere del “fenomeno” che negli anni si è venuto a creare. La rete e i giornali sono pieni di analisi di ogni tipo: da chi grida alla rivoluzione estetica a chi disquisisce sul fenomeno sociale a esso collegato. Da anni, ormai, Minecraft è analizzato sotto ogni aspetto ma, come succede spesso per fenomeni di questo tipo che finiscono sulla stampa generalista, molte di queste analisi lasciano il tempo che trovano… qualcuno ha detto Second Life?!

In primo luogo c’è da dire che Minecraft è stato fuori dal radar dei media per diversi anni, soprattutto se guardiamo a quelli italiani.

Mentre un’intera generazione di ragazzini passava le ore a costruire intere città fatte di enormi cubi pixelati, pochi si erano accorti del piccolo grande cambiamento in atto.

UN FENOMENO INDIE

Minecraft è, infatti, definito da molti uno spartiacque per l’industria videoludica e in particolare per gli sviluppatori indipendenti. Ha raggiunto dei numeri e una notorietà che, considerate le dimensioni dell’azienda madre, non hanno precedenti.

Ha anche evidenziato la straordinaria capacità dei suoi sviluppatori di rimanere in contatto con i giocatori e tutta la community. Ci troviamo di fronte ad un videogioco che è cambiato tantissimo, dalla nascita a oggi e che, proprio grazie al dialogo con questa comunità, si è evoluto insieme al giocatore.

I GIOCATORI

Il target principale sono i ragazzini nella fascia d’età 9–15 anni. Ci sono ovviamente giocatori più grandi, ma lo zoccolo duro è composto proprio dai giovanissimi.Un prodotto di questo tipo richiede, infatti, tanto lavoro “fuori dal gioco”. Che sia su youtube, su libri e riviste o con altri amici, il giocatore di Minecraft passa tanto tempo a fare ricerche e a raccogliere informazioni.

Se volessimo provare a identificare le tipologie di giocatori di Minecraft potremmo definire tre principali famiglie:

– Gli “ordinari”, che costituiscono la grossa fetta di giocatori che anima la comunità di Minecraft e che fa un utilizzo abbastanza standard della piattaforma;

– gli “attivi”, che realizzano tutorial su youtube, gestiscono forum, scrivono guide sui blog e sono la fonte di informazione degli altri giocatori;

– i “costruttori”, che amano passare ore a costruire. Qualsiasi cosa. Sono poco interessati all’avventura o alla sopravvivenza perché attratti soprattutto dall’aspetto creativo del gioco.

I MONDI DI MINECRAFT

Parlare di Minecraft senza menzionare il fenomeno delle sue fantastiche costruzioni è impossibile. Come ho accennato all’inizio, le attività principali del gioco sono ottenere materiali e usarli per costruire. Ho più volte affermato che su Minecraft gli utenti realizzano opere di ogni tipo, ma facciamo qualche esempio per rendere un’idea della grandiosità di tutto ciò.

Uno dei casi più clamorosi è sicuramente quello della Danimarca riprodotta interamente in scala 1:1.

Possiamo poi trovare riproduzioni di città moderne come New York o antiche come Babilonia. Se passiamo alle ambientazioni immaginarie, la lista è enorme: si va da Harry Potter al Signore degli Anelli passando per Game of Thrones.

Su Minecraft qualcuno ha riprodotto anche l’ultimo giorno di Pompei, prima dell’eruzione del Vesuvio. Credits: planetminecraft.com

E, sia chiaro, quando parlo di costruzioni, non mi riferisco solo a città o edifici: c’è chi ha riprodotto un computer semi funzionante, uno space shuttle, una nave e tanto altro. Quest’aspetto è talmente forte che intorno ai beni di Minecraft e a queste costruzioni si è sviluppata una vera e propria economia fatta di vendite, scambi e prestiti.

L’ECOSISTEMA (E LE OCCASIONI DI GUADAGNO)

Minecraft vuol dire anche video tutorial. Vuol dire tanto youtube e tanto twitch. Vuol dire tante ore passate a realizzare video e ancora più ore passate a guardarli! In un gioco di questo tipo e con questo target, la componente video è fortissima. Vi basta fare una ricerca veloce su youtube per imbattervi in una mole impressionante di video. E, se non siete abituati, vi sorprenderà ancora di più l’età di chi li realizza.

Come spesso capita in questi casi, qualcuno è riuscito a creare da zero un vero e proprio lavoro basato su Minecraft: basti pensare ad alcuni canali youtube dedicati, a chi produce e vende manuali o a chi gestisce server di gioco alternativi e così via.

Il “materiale extra”, infatti, non si ferma ai video. Sono stati pubblicati diversi libri su Minecraft: sia dei veri e propri manuali che libri sulla storia e sul fenomeno del gioco svedese. È stato persino girato un documentario, nel 2012, sulla storia di Minecraft e l’evoluzione dei primi anni. Per molto tempo si è vociferato addirittura di un potenziale film della Warner Bros che però, ad oggi, non è stato ancora realizzato.

Per aggiungere una chicca, è di qualche giorno fa l’annuncio che la colonna sonora di Minecraft sarà stampata su vinile.

E QUINDI?

Così come non era facile iniziare, non lo è nemmeno concludere. Spero di aver reso l’idea che ci troviamo di fronte ad un fenomeno incredibile. Complesso, affascinante e particolare. Di fronte e a casi come questi si dovrebbero evitare sensazionalismi, sia da un lato che dall’altro.

C’è chi parla subito di rivoluzione, anche quando i tempi non sono maturi.

Vi ricordo, di nuovo, il caso di Second Life di qualche anno fa. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un videogioco che è anche un potentissimo strumento creativo. Qualcuno sta sperimentando alcune applicazioni di Minecraft nel campo educativo e personalmente credo che ci possano essere degli sviluppi interessanti.

Dall’altro lato, c’è sempre qualcuno che grida allo scandalo e lo demonizza, solo perché i propri figli dodicenni ci passano le ore. Dovrebbe essere chiaro, se avete letto tutto il post, che un gioco di questo tipo trova molta più attrattiva nei giovanissimi, perché richiede tanto tempo. Tempo che, probabilmente, gli adulti non hanno.

In casi come questi, sono dell’idea che sia importante giocare per capire. Potrebbe essere una buona idea affiancare i propri figli durante le sessioni di gioco. È sicuramente il modo più veloce per capire al meglio il suo funzionamento, ed è molto probabile che si rimanga piacevolmente sorpresi da cosa siano stati capaci di creare all’interno dell’universo di Minecraft!

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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