Il cammino verso l’intelligenza artificiale generale
L’intelligenza artificiale generale (AGI) rappresenta un traguardo ambizioso nel campo della tecnologia, e Mira Murati, ex chief technology officer di OpenAI, è convinta che, sebbene ci vorranno decenni, questo obiettivo è raggiungibile. Durante un’intervista all’evento The Big Interview di Wired US, Murati ha espresso la sua fiducia nei progressi futuri dell’AI, nonostante le sfide attuali nel settore. Secondo lei, gli indizi attuali suggeriscono che i progressi continueranno e che non ci sono molte prove contrarie a questa affermazione.
Le sfide nello sviluppo dell’AI
Murati ha riconosciuto che lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale più potenti sta affrontando difficoltà, ma non si è lasciata scoraggiare. Ha sottolineato che la necessità di nuove idee per raggiungere l’AGI è ancora da determinare, ma il suo ottimismo rimane intatto.
La sua carriera, che include esperienze in aziende come Tesla e Leap Motion, le conferisce una prospettiva unica sulle sfide e le opportunità nel campo dell’AI. Nonostante le sue dimissioni da OpenAI, Murati continua a essere una figura influente nel settore, pianificando di fondare una nuova startup di AI.
Il futuro dell’AI e le responsabilità etiche
Murati ha anche parlato dell’importanza di orientare i modelli di intelligenza artificiale verso applicazioni positive. Ha evidenziato che la tecnologia stessa non è intrinsecamente buona o cattiva, ma è compito della società indirizzarla in modo responsabile. Con l’aumento dell’interesse per l’AI, è fondamentale monitorare i settori emergenti, come la produzione di dati sintetici e le infrastrutture informatiche necessarie per alimentare i modelli.
Murati ha concluso affermando che è essenziale prepararsi per il giorno in cui l’AGI diventerà realtà, sottolineando l’importanza di un approccio etico e responsabile nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.