Non capita tutti i giorni di godere della vista di strutture architettoniche ben inserite nel contesto urbano o rurale, come non capita tutti i giorni di osservare che tali strutture possiedono doti camaleontiche in grado di cambiare i propri colori durante il giorno. Per la particolare posizione e struttura, il MOD05 Livig Hotel di Sandrà di Castelnuovo del Garda in provincia di Verona si riconosce in queste caratteristiche.
Un design essenziale e uno studio dei volumi consente agli ospiti di muoversi liberamente all’interno dell’hotel, quasi fosse una navicella. Grazie alla sovrapposizione di due volumi uno sull’altro ben definiti e compatti che conferiscono una dimensione d’insieme estremamente robusta, ci si accorge che la struttura superiore che ospita le camere sembra quasi galleggiare su quella inferiore, senza perdere il carattere forte di unicità d’insieme.
Mantenendo la similitudine della navicella, si può dire che l’hotel sia una struttura autosufficiente. È dotato infatti di panelli solari termici per la produzione dell’acqua calda e di un complesso sistema di pannelli fotovoltaici che consentono di trasformare l’energia solare in energia elettrica diventando così un esempio comprovato di architettura sostenibile. Anche nella scelta dei materiali. I pavimenti utilizzati sia per gli esterni che per gli interni sono in gres porcellanato di Graniti Fiandre, in particolare sono stati scelti la Pietra Serena e la Pietra Basaltina, altamente biocompatibili. Altra nota di merito per le soluzioni trovate dall’architetto, Enrica Mosciaro, per l’isolamento acustico tra le camere e gli spazi comuni
La caratteristica camaleontica della facciata è il risultato di uno studio realizzato sulla superficie elaborata come una “doppia pelle” che modula i giochi di luce durante il giorno grazie ad un esteso brise-soleil, manovrabile dalle camere interne, composto da un sistema di pannelli in tre calde tonalità che riproducono l’aspetto naturale del legno.
Negli interni tutto parla il linguaggio di forme essenziali caratterizzate da design d’autore. Al primo piano infatti, gli spazi comuni della reception, del bar, della sala da pranzo e della sala riunioni, ospitano oggetti e opere di Gonzalo Milà, Lievore Altherr Molina, Andres Bluth, Miguel Milà e Patricia Urquiola.
L’interno delle camere e delle suite giocano con colori neutri, rilassanti, che virano dal bianco al rovere del legno per offrire un soggiorno di relax e quiete visiva.