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Nella Motor Valley italiana ora anche la moto va elettrico

In grande crescita il settore delle moto da competizione guidato dalla modenese Energica.

Motor Valley italiana moto elettrico
Motor Valley italiana moto elettrico

Rivoluzione in corso nel mercato automotive italiano. A settembre, secondo i dati del ministero dei Trasporti, per la prima volta nel 2020, le immatricolazioni registrano un andamento positivo: sono state 156.132, il 9,5% in più dello stesso mese del 2019. Tra le evidenze più rilevanti c’è l’attenzione crescente per le fonti di energia alternative e in particolare per i progetti di mobilità elettrica. Sono proprio le auto ibride ed elettriche a trascinare il mercato: il segmento cresce del +215% a settembre e del +72% da inizio 2020. In particolare, le ibride mild e full crescono del 210% nel mese, con una quota di mercato del 20,5%, e del 60% nei primi nove mesi 2020, con una quota del 13%

Crescono le infrastrutture di ricarica, sia in Europa che in Italia.

Guardando al Vecchio Continente, ad esempio, si calcola che le colonnine di ricarica siano passate dalle circa 8.000 unità del 2011 alle 180.000 del 2018. Anche a livello legislativo, i vincoli che spingono le case automobilistiche in questa direzione sono sempre più rigidi: in particolare, dal 2020 il mancato rispetto degli standard CAFE, riguardanti le emissioni massime di CO2 per chilometro, comporterà sanzioni importanti.

Non solo quattro ruote

A crescere non è solo l’attenzione verso le auto elettriche. Nella Motor Valley italiana, infatti, a Modena, c’è una startup che sta scrivendo la storia delle moto elettriche di alta gamma, facendo leva su esperienza, innovazione, design e made in Italy. Energica Motor Company è una realtà giovane, nota in tutto il mondo, che in pochi anni è riuscita ad affermarsi quale leader globale di mercato in un ambito che la vede competere con marchi storici delle due ruote, come Harley Davidson.

A guidarla è Livia Cevolini, la stampa statunitense l’ha ribattezzata “The female Elon Musk”.

Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company

Numeri in crescita

I numeri della società registrano una crescita importante e costante di ordinativi, dealer e presenza internazionale. Un ritmo che il Covid-19 ha solo rallentato ma non fermato. La stima del fatturato per l’esercizio 2020 è di circa 6 milioni di euro, con una crescita impetuosa rispetto al 2019: +187% (Euro 3,2 milioni). La rete vendita conta 72 tra dealer ed importatori ed è in continua ulteriore crescita.

“Ci siamo sempre posti l’obiettivo di capire le necessità del cliente finale. – commenta Cevolini – Partendo da qui, abbiamo lavorato su prestazioni e design e con lo sviluppo dell’ultima innovativa batteria abbiamo potuto concentrarci sul range”. Uno sviluppo costante delle moto green, frutto di attività di ricerca e sviluppo che hanno potuto sfruttare – e potranno farlo ancora fino al 2022 – un laboratorio d’eccezione: quello del campionato FIM Enel MotoE World Cup, che vede la società modenese costruttore unico. “Parliamo di un evento che conta 400 milioni di telespettatori in tutto il mondo – commenta Cevolini -. Ha favorito in modo straordinario la nostra crescita. In qualità di costruttori unici possiamo contare sulla massima visibilità ma anche sulla capacità di far testare le nostre moto e le nostre innovazioni ad alcuni tra i migliori piloti del mondo. Abbiamo sviluppato alcune tecnologie proprio partendo dai risultati su strada pista”. E sarà così anche per il 2021, con lo sviluppo della RS (Reparto Sportivo), che porta sulle versioni stradali un’ulteriore accelerazione di 2 decimi nello 0-100km/h, mentre il Kit Corsa Clienti trasforma la Ego+ in una moto “pronto-pista”.

Il Rinascimento green sostiene anche le moto di Energica

Per le due ruote green il mercato italiano è ancora un po’ immaturo, mentre recupera i ritardi sulle infrastrutture sconta un forte legame con la storia delle due ruote che proprio nel modenese racconta alcune tra le sue pagine più belle. Ma a poco a poco Energica Motor Company conquista l’interesse di consumatori e fette di mercato anche a casa, mentre a livello internazionale può contare su una crescita inarrestabile. Oggi è presente in 26 Paesi, “spesso abbiamo accelerato il percorso di internazionalizzazione sulla spinta di aree geografiche che non ritenevamo pronte ma che ci hanno sorpreso, portandoci a rivedere i piani di sviluppo all’estero”. Il 40% delle vendite vede protagonisti gli Stati Uniti, con la California nella parte del leone, un altro 40% è diretto ai Paesi del nord Europa (Olanda, Germania, Francia). Il resto tra Asia e il resto del Vecchio Continente. “Possiamo contare su un prodotto esclusivo e su una attenta selezione dei nostri dealer e importatori. – conclude Cevolini – Anche i Paesi più piccoli vogliono investire in questa direzione, siamo pronti a cogliere le opportunità di mercato”.

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Scritto da Redazione Think

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