«Guarda che c’è uno che gira l’Italia con un pulmino Volkswagen: lo ha trasformato in una piccolissima sala cinematografica e alle 19 è al Necci al Pigneto». Cinema, Pigneto, Necci, un pulmino? La voce dall’altra parte della linea è da torpore primaverile, ma l’appuntamento con Ciak si gira – Piccolo cinema itinerante esiste veramente. Rapido check benzina (e macchina fotografica) sfidando il cielo scuro di Roma.
Quando Alessandro Del Re, 34 anni, originario di Barletta, capello e barbetta hippie, erre alla francese, parcheggia in via Fanfulla da Lodi alle 18.45 siamo appena alle minacce: tempo 2 ore e verrà giù il diluvio. Dal Volkswagen del 1969, perfettamente restaurato, riverniciato in amaranto e crema, Alessandro fa partire un cavo elettrico diretto nel Necci: il gioco è fatto, è arrivato il cinema, anzi una mini sala con quattro sedie di legno, uno schermo dove vengono proiettati 4 cortometraggi e un documentario sugli uomini che hanno fatto grande la Puglia.
Sì, perché Alessandro, oltre ad essere un creativo, un pubblicitario, un visionario, un ragazzo che ama la libertà e i viaggi, è prima di tutto pugliese. E sul suo Volkswagen con la scritta Cinema Itinerante c’è tutto questo. Con Alessandro c’è Serena Catapano, «ho 28 anni e la fortuna di accompagnarlo» le sue prime parole.
«Cinema Itinerante è un progetto finanziato dalla Regione Puglia con 25 mila euro che passa per la visione gratuita di cortometraggi. Siamo nel pieno di un tour che è partito da Bari una settimana fa e ha toccato già Napoli. Dopo Roma, saremo a Firenze, Bologna, Milano e Torino – ha spiegato Alessandro – i cortometraggi sono produzioni della Apulia Film Commission, girati in Puglia da registi pugliesi. Il tema? Personalità del Novecento che hanno lasciato un segno nella costruzione dell’identità della Puglia».
Qualche nome: l’editore Laterza, Domenico Modugno, Giuseppe Di Vagno, politico vittima del fascismo. Cinema Itinerante ha fatto tappa al Necci «perché Pasolini, il cinema, il Pigneto», risponde Alessandro.
Mentre Del Re, seduto attorno ad un tavolo, fa il punto sul tour (3 giorni per ogni città, una trentina di persone per ogni giorno di proiezione, 300 in tutto), Serena si occupa degli spettatori. Non ci vuole molto perché il Cinema Itinerante raccolga l’attenzione dei ragazzi e delle ragazze del Necci. «Sì, rimaniamo fino a lunedì. Ieri eravamo al bar Celestino a San Lorenzo» fa Alessandro. «Io? Mi sono sempre occupato di comunicazione non convenzionale – racconta – avevo un furgone Volkswagen e ho vinto il bando Principi Attivi con questo progetto: una sorta di storytelling transmediale sulla Puglia che oltre alla strada, ha anche il blog Cinemaitinerante.it e una pagina Facebook, dove raccontiamo quello che facciamo».
Per Alessandro si è trattato di «utilizzare nuove forme di comunicazione, come lo storytelling: un approccio che negli Stati Uniti si sperimenta da tempo e di cui ora si parla anche in Italia». Già, ma come si fa a fare promozione territoriale per la Puglia in regioni diverse? «Una delle parole chiave del progetto è intrattenimento – spiega Alessandro – e il cinema ha un grande potere attrattivo». Alessandro è soddisfatto dei feedback ricevuti. «A Napoli, a Bagnoli per l’esattezza – racconta – siamo stati ospitati in una birreria tirata su da un gruppo di ragazzi, che è diventata con il tempo un centro culturale, e sono stati entusiasti del progetto. I pugliesi? Sono i primi ad essere felici dell’iniziativa. Una ragazza si è anche commossa».
Che succederà a Cinema Itinerante una volta finito il tour? «Ho capito lavorando a questo progetto che Cinema Itinerante piace alla gente: è qualcosa da coltivare e che può vivere di altri tour su temi diversi. Ora mi sento fortunato a vivere questa esperienza». Nel frattempo, il cielo sopra il Pigneto ha preso a illuminarsi di lampi ma c’è un bel viavai di curiosi che vanno e vengono dal pulmino di Alessandro, fra il vociare dei ragazzi e delle ragazze del Necci e i bicchieri di vino.