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New York rende omaggio a Bertolucci

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Il Museum of Modern Art di New York e Cinecittà celebrano Bernardo Bertolucci, con una retrospettiva completa dedicata alla carriera del grande regista e ai suoi film, conosciuti in tutto il mondo ed entrati di diritto nella storia del cinema.

Un viaggio attraverso cinquant’anni di cinema, che spazia da “Ultimo Tango a Parigi”, il film con Marlon Brando e Maria Schneider che alla sua comparsa, nel 1972, scandalizza i censori e diventa uno dei capisaldi della cinematografia internazionale, a “Novecento”, con Depardieu e De Niro, dal film d’esordio “La commare secca”, con sceneggiatura di Pasolini, a “Il conformista”, uscito nel 1970, con Stefania Sandrelli e Jean-Louis Trintignant, dal “Piccolo Buddha” a “L’ultimo imperatore”, vincitore di ben nove premi Oscar, fino al più recente “The Dreamers”, del 2003.

I diciassette lungometraggi protagonisti della rassegna sono stati ristampati per l’occasione da Cinecittà Luce e sono stati proposti dal MoMA insieme alla versione restaurata del documentario “La via del petrolio”, realizzato da Bertolucci nel 1967, a “Le voyageur italien” di Fernand Moskowitz, del 1982, e “Once upon a time… last tango in Paris…” di Serge July, del 2004.

Di particolare interesse il documentario “Bertolucci secondo il cinema”, girato da Gianni Amelio sul set di “Novecento” per raccontare la nascita del film, attraverso immagini dal backstage e interviste ai divi di un cast eccezionale: oltre ai già citati Robert De Niro e Gérard Depardieu, spiccano i nomi di Burt Lancaster, Donald Sutherland e Alida Valli.

Nato a Parma nel 1941 e arrivato al cinema grazie a Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci debutta nel 1962, appena ventunenne, al Festival del Cinema di Venezia con “La commare secca”, inziando una carriera costellata da successi e apprezzamenti, sia dal pubblico che dalla critica.

Un percorso che ha segnato, un film dopo l’altro, la storia del cinema e che l’ha portato, nel 1987, a conquistare l’Oscar e, vent’anni dopo, a vedersi assegnare il Leone d’Oro in occasione della settantacinquesima edizione del Festival di Venezia.

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Scritto da luxu

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