Nongfu Spring, che realizza il 60% di profitto per ogni bottiglia d’acqua venduta, è diventata la più calda offerta pubblica iniziale (IPO) nella storia finanziaria di Hong Kong, bloccando così tanti soldi che ha fatto lievitare il costo dei fondi in città.
L’enorme successo di Nongfu Spring
La società, con sede nella capitale provinciale dello Zhejiang, Hangzhou, ha offerto 388,2 milioni di azioni a 21,50 HK$ ciascuna a Hong Kong, con l’obiettivo di utilizzare i proventi dell’IPO di 8,35 miliardi di HK$ per finanziare la sua crescita. Le azioni al dettaglio di Nongfu sono state invece acquistate in eccesso per un record di 1.147 volte, bloccando 677 miliardi di HK$ (87 miliardi di dollari) di capitale, secondo un deposito alla borsa di Hong Kong.
La risposta schiacciante dell’IPO di Nongfu, sulla scia di un mese di luglio in cui 24 società hanno venduto azioni della città per raccogliere fondi, è un chiaro segno di come il mercato dei capitali di Hong Kong stia ruggendo in anticipo a dispetto di una debilitante recessione, di un’ostinata epidemia di coronavirus e di un malessere politico. Nel fine settimana, la polizia ha arrestato quasi 300 persone mentre riprendevano le proteste antigovernative, ma le tensioni politiche – così come le domande sulla posizione di Hong Kong secondo la legge cinese sulla sicurezza nazionale – non sono riuscite a spegnere l’entusiasmo degli investitori nell’offerta della società cinese.
“C’è molta liquidità in città in questo momento, e l’intero mercato è focalizzato sul settore delle IPO”, ha detto Kenny Wen, wealth management strategist presso il brokeraggio Everbright Sun Hung Kai di Hong Kong.
“I titoli tecnologici nel mercato secondario sono diventati molto costosi, quindi gli investitori si sono rivolti a cercare opportunità nelle nuove azioni”. L’IPO di Nongfu ha battuto il record del 2008 stabilito dalla China Railway Construction Corporation, quando la sua offerta di azioni per 20,2 miliardi di HK$ ha ricevuto offerte per 541 miliardi di HK$. Le azioni dell’imbottigliatore hanno fatto il loro debutto alla borsa di Hong Kong l’8 settembre, e i proventi delle offerte non andate a buon fine saranno restituiti ai conti degli investitori.
Nongfu aveva inizialmente accantonato 27 milioni di azioni, pari al 7% dell’offerta di IPO, per gli investitori al dettaglio. Ha ricevuto 707.532 richieste di vendita al dettaglio per 31 miliardi di azioni, spingendo la società a trasferire 77,6 milioni di azioni riservate agli investitori istituzionali alla tranche retail. Le probabilità che gli investitori retail ricevano le assegnazioni variavano dallo 0,14% al 12%, secondo il deposito della società. Gli investitori hanno dovuto depositare il loro denaro per 10 giorni – un periodo di lock-up molto più lungo rispetto ad altre IPO – per richiedere l’assegnazione. Secondo i dati dell’autorità monetaria della città di Hong Kong, la quantità di denaro in contanti depositato equivaleva a un terzo del capitale totale in circolazione ogni giorno a Hong Kong.
La quantità senza precedenti di denaro contante che gli investitori hanno dovuto congelare per partecipare alla nuova lotteria azionaria ha fatto salire i tassi di interesse a Hong Kong. Il tasso interbancario a un mese offerto da Hong Kong (Hibor) è salito a 0,45 il 1° settembre, il livello più alto degli ultimi due mesi, dallo 0,26 del 25 agosto, data di inizio dell’offerta.
I proventi dell’IPO di Nongfu saranno destinati alla costruzione del marchio, all’acquisto di attrezzature, all’aumento della capacità produttiva e al rimborso dei prestiti bancari. La quota di mercato leader dell’azienda nel mercato cinese dell’acqua in bottiglia – al 21 per cento – negli ultimi otto anni, oltre all’elevato margine di profitto di oltre il 50 per cento, ha attirato anche i commercianti al dettaglio, ha detto Wen.
