La banca digitale Nubank ha annunciato la decisione di tagliare il suo obiettivo di valutazione passando da 55 a 42 miliardi di dollari.
Nubank taglia l’obiettivo di valutazione da 55 a 42 miliardi di dollari
La banca digitale brasiliana Nubank ha deciso di modificare il suo Form-1 con la U.S. Securities and Exchange Commission. Un simile cambiamento è stato comunicato soltanto una settimana prima della presentazione ufficiale della sua offerta pubblica iniziale (IPO), finalizzata a ridurre la gamma di prezzo delle sue azioni da 10 a 11 dollari ciascuna, a 8-9 dollari. Al momento, quindi, la società sta progettando di vendere 289,2 milioni di azioni, che inizieranno a essere scambiate a partire dal prossimo mercoledì 8 dicembre 2021.
Nubank e la decisione annunciata
Il taglio stabilito dalla banca digitale Nubanck si propone di abbassare la loro valutazione da una cifra inizialmente pari a 55 miliardi di dollari a circa 42 miliardi di dollari. Anche in questo caso, tuttavia, Nubanck continuerebbe a posizionarsi un gradino più in alto rispetto alla banca digitale più “preziosa” del mondo, ossia la fintech europea Revolut, valutata 33 miliardi di dollari.
Nonostante il taglio apportato alla sua valutazione, poi, Nubank potrebbe valere più del suo più grande rivale nazionale, Itau Unibanco, che ha una capitalizzazione di mercato di 37,5 miliardi di dollari.
Gli investimenti di capitale di rischio Fintech
L’azienda non ha rilasciato commenti circa la decisione intrapresa ma ha scritto un post sul suo blog, rivelando di aver tagliato il range di prezzo per essere “più allineata con le attuali condizioni dei mercati finanziari“.
Una simile affermazione, probabilmente, è da ricondurre al recente sell off dei titoli tecnologici registrati a causa dell’aumento dei rendimenti del Tesoro negli Stati Uniti e la nuova variante del coronavirus, Omicron.
Intanto, gli investimenti di capitale di rischio Fintech continuano a un ritmo da record e non esiste luogo al mondo in cui questo trend appaia in modo più evidente che nella regione dell’America Latina. Secondo quanto riferito da Crunchbase, infatti, quest’area è ora sede di più di 20 unicorni.