Introduzione al codice di condotta per l’IA
La Commissione europea ha recentemente reso pubblica la terza bozza del codice di condotta per i modelli di intelligenza artificiale general purpose (GPAI). Questo documento rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione dell’IA in Europa, fornendo linee guida chiare per i fornitori di tecnologia. La versione finale del codice sarà disponibile entro la fine dell’anno, e le precedenti bozze erano state pubblicate il 14 novembre e in altre date significative.
Obiettivi e struttura del codice di condotta
Il codice di condotta funge da regolamento attuativo per l’AI Act, stabilendo obblighi di trasparenza e copyright per tutti i modelli GPAI. È importante notare che i fornitori non sono obbligati a seguire queste linee guida se adottano misure alternative altrettanto efficaci.
La terza bozza è stata redatta da quattro gruppi di esperti e include miglioramenti basati sui feedback ricevuti dalle versioni precedenti.
Obblighi e responsabilità dei fornitori di IA
Tra gli obblighi previsti dal codice di condotta ci sono la valutazione dei rischi, la mitigazione e la segnalazione degli incidenti di sicurezza. I modelli GPAI più potenti, che potrebbero comportare rischi sistemici, sono soggetti a requisiti più rigorosi. Chi decide di aderire al codice dovrà rispettare un totale di 16 impegni, che mirano a garantire un uso responsabile e sicuro dell’intelligenza artificiale.
Interattività e coinvolgimento delle parti interessate
Un aspetto interessante della terza bozza è la creazione di un sito web interattivo, che consente agli utenti di esplorare le novità e le modifiche apportate.
Le parti interessate possono inviare feedback e