Il nuovo Codice etico delle scuole di giornalismo
Recentemente, il comitato esecutivo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha approvato un nuovo Codice etico e di comportamento per le scuole di giornalismo in Italia. Questa iniziativa nasce in risposta a un’inchiesta condotta da Irpimedia, che ha rivelato casi di molestie denunciate da studentesse all’interno delle scuole di giornalismo. Sebbene non siano state presentate querele formali, la situazione ha sollevato preoccupazioni significative, spingendo l’esecutivo a intervenire per garantire una maggiore tutela e sicurezza per gli studenti.
Tolleranza zero per molestie e discriminazioni
Il nuovo Codice stabilisce una politica di tolleranza zero nei confronti delle molestie e delle discriminazioni. L’Ordine dei giornalisti ha chiarito che le molestie possono verificarsi anche al di fuori delle aule, ma rivestono particolare gravità se avvengono nelle redazioni durante gli stage.
Questo approccio mira a creare un ambiente di apprendimento sicuro e rispettoso, dove gli studenti possano concentrarsi sulla loro formazione senza timori di molestie o discriminazioni.
Misure preventive e canali di segnalazione
Per affrontare la questione in modo efficace, il Codice prevede misure preventive e l’istituzione di canali di segnalazione anonimi all’interno delle scuole di giornalismo. Ogni scuola è obbligata a comunicare tempestivamente al Consiglio qualsiasi segnalazione ricevuta, con la possibilità di interrompere la convenzione biennale in caso di inadempienza. Inoltre, l’Ordine si impegna a inoltrare tutte le segnalazioni al Telefono Rosa, un’associazione che tutela donne e minori. Queste iniziative rappresentano un passo importante verso la creazione di un ambiente educativo più sicuro e inclusivo.
Formazione e sensibilizzazione
Un altro aspetto cruciale del nuovo Codice è la formazione. Saranno organizzati corsi annuali di formazione sulle tematiche delle molestie e delle discriminazioni, rivolti agli studenti. Tuttavia, esperti come Serena Bersani avvertono che è fondamentale estendere la formazione anche a docenti e tutor. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo, che coinvolga tutti gli attori del processo educativo, sarà possibile affrontare efficacemente il problema delle molestie nelle scuole di giornalismo.