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Nuove scoperte sull’incrocio genetico tra Sapiens e Neanderthal

Ricerche recenti rivelano dettagli sorprendenti sull'interazione tra le due specie umane.

Illustrazione dell'incrocio genetico tra Sapiens e Neanderthal
Scopri le nuove scoperte sull'incrocio genetico tra Sapiens e Neanderthal.

Un incontro genetico rivelato

La storia dell’umanità è costellata di incontri e interazioni tra diverse specie. Tra queste, l’incrocio tra Homo sapiens e Neanderthal rappresenta uno dei capitoli più affascinanti. Recenti studi pubblicati su riviste scientifiche di prestigio come Nature e Science hanno fornito nuove informazioni su quando e come questi due gruppi si siano incrociati. Secondo le ultime ricerche, l’incontro genetico potrebbe essere avvenuto tra 45.000 e 49.000 anni fa, un periodo più recente rispetto a quanto si pensasse in precedenza.

Analisi dei genomi antichi

Gli scienziati hanno analizzato i genomi di sei individui rinvenuti nei pressi di Ranis, in Germania, e di una donna nota come Zlatý kůň, il cui teschio è stato scoperto in Repubblica Ceca.

Questi individui, vissuti tra 42.000 e 49.000 anni fa, hanno rivelato una sorprendente connessione genetica. Arev Sümer, primo autore dello studio, ha dichiarato che Zlatý kůň era parte della famiglia allargata di Ranis, suggerendo che questi gruppi non solo si incrociarono, ma condivisero anche strumenti e culture.

Implicazioni per la storia umana

Le scoperte suggeriscono che gli individui di Ranis e Zlatý kůň avevano tratti fenotipici simili, come pelle, capelli e occhi scuri, indicando una recente origine africana. Inoltre, si stima che gli individui di Ranis avessero circa il 2,9% di origine neandertaliana, derivante da un singolo evento di mescolanza. Questo evento, datato tra 45.000 e 49.000 anni fa, ha importanti implicazioni per la comprensione della migrazione degli esseri umani fuori dall’Africa.

Un catalogo di ascendenza neandertaliana

Un altro studio ha analizzato il genoma di 59 individui vissuti tra 45.000 e 2.200 anni fa, confrontandolo con quello di 275 persone moderne. Manjusha Chintalapati, co-autrice dello studio, ha spiegato che, sebbene i genomi antichi fossero stati pubblicati in precedenza, non erano stati esaminati in modo così dettagliato per studiare l’ascendenza neandertaliana. Questo nuovo approccio ha permesso di creare un catalogo di segmenti di ascendenza neandertaliana negli esseri umani moderni, rivelando che il periodo di scambio genetico è durato circa 7.000 anni.

Conclusioni e prospettive future

Le ricerche recenti hanno aperto nuove strade per comprendere la complessa storia evolutiva dell’umanità. Con l’analisi di nuovi campioni di DNA antico, gli scienziati sono riusciti a datare direttamente lo scambio genetico con i Neanderthal, confermando le tempistiche precedentemente ipotizzate.

Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione delle interazioni tra Sapiens e Neanderthal, ma pongono anche interrogativi su come queste mescolanze abbiano influenzato l’evoluzione e la diversità genetica degli esseri umani moderni.

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