Nutra Solutions, Verducci: “Puntiamo a raggiungere 250 mila euro per diffondere i nostri prodotti”

Intervista a Marco Verducci, fondatore della startup Nutras che ha sviluppato un prodotto pratico e innovativo per l'intolleranza al lattosio.

Marco Verducci Nutras

Attualmente impegnata in una campagna di crowdfunding, Nutra Solutions ha lanciato un integratore efficace, pratico e funzionale per chi è intollerante al lattosio: insieme a Marco Verducci, uno dei fondatori, abbiamo discusso degli obiettivi e delle peculiarità della startup.

Nutra Solutions, intervista a Marco Verducci

Com’è nata l’idea di fondare la startup?

L’idea è nata dopo che nel 2017 abbiamo vinto ad uno Startup weekend a Roma con una proposta incentrata sulla salute. All’epoca non avevamo ancora un’idea precisa e focalizzata quindi ci siamo messi a studiare il mercato attraverso interviste e questionari (con metodo lean startup): grazie a questi strumenti abbiamo scoperto che la problematica più sentita dalla popolazione era quella dell’intolleranza al lattosio.

Secondo l’AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti) ne soffre più del 40% degli italiani. Dalle rilevazioni abbiamo compreso che mancavano sia informazioni che prodotti, motivo per cui abbiamo dapprima iniziato a fare divulgazione scientifica sul tema aprendo un blog e poi lanciato il prodotto giusto per ovviare al malessere. Lo scorso hanno abbiamo fondato la Startup Innovativa NUTRAS SRL e siamo pronti a crescere.

Quali sono le peculiarità del vostro prodotto e in cosa si differenzia dai competitors?

Il nostro primo prodotto, l’integratore alimentare Lactosolution 15000, si distingue sia per efficacia che per praticità. Differentemente da altri prodotti solo apparentemente simili, basta infatti assumere soltanto una compressa da 6 mm prima di un pasto contenente lattosio per poterlo digerire senza problemi, indipendentemente dalla quantità di latte o derivati in esso contenuti. La minuscola compressa ha infatti una efficacia di 15’000 FCC (Food Chemical Codex, valore molto elevato) e contiene un particolare eccipiente che migliora la capacità dell’enzima lattasi nel digerire il lattosio. Inoltre è possibile trasportare il prodotto ovunque grazie al nostro portapillole che funge anche da portachiavi. Essendo a prova d’acqua, di polvere e resistente agli urti e ai raggi UV, lo si ha sempre a portata di mano. Oltre a questa versione da 15 compresse, abbiamo i flaconi ricarica da 30 e 75 compresse e la rivoluzionaria bustina monodose che apre le porte – per la prima volta al mondo – alla possibilità di vendere integratori alimentari direttamente in pasticceria, gelateria, bar e ristoranti. In questo modo il cliente può acquistare il prodotto, sperimentarne la grande efficacia e magari effettuare successivamente l’acquisto tramite l’e-commerce www.lactosolution.com.

Qual è la vostra strategia di comunicazione e come vi fate conoscere ai clienti?

Nativi digitali, ci serviamo soprattutto dei social network per farci conoscere dall’utente finale. Inoltre ci stiamo strutturando con l’informazione scientifica presso studi medici e dottori nutrizionisti in modo da supportare il prodotto nella vendita Business2Business, presenziando al contempo le farmacie tramite partners distributivi..

Come sta andando la campagna di crowdfunding attualmente in corso e come intendete utilizzare i fondi raccolti?

La raccolta fondi su www.nextequity.it sta andando bene, abbiamo superato l’obiettivo minimo. Offriamo due tipi di quote: la quota “sostenitore” che va da 1.050 € a 10.499 € e gode di diritti patrimoniali ma non amministrativi (ovvero detiene diritto agli utili, di vendita della quota e alla co-vendita in caso di exit ma non ha possibilità di votare in assemblea) e la quota “ordinaria” che parte da 15.000 € e ha entrambi i diritti. Questo è il primo round di crowdfunding, quindi l’investitore che entra oggi ha un doppio vantaggio dato dalla valutazione aziendale favorevole. Abbiamo inoltre dato la possibilità di accedere alla detrazione del 50% per le persone fisiche e alla deduzione del 30% per le imprese che investono.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi raccolti, investiremo la maggior parte di essi nel marketing (52%) in modo da supportare il lancio dei nuovi prodotti e dei nuovi mercati. I restanti si divideranno tra personale e ricerca e sviluppo. Con grande sorpresa abbiamo visto investire diversi nostri clienti, sia privati sia farmacie. Il prodotto, così come il progetto, è molto valido e siamo felici che venga riconosciuto come tale.

Per scoprire di più sulla campagna di equity crowdfunding di Nutras Srl si può visitare il sito web aziendale www.nutras.it.

Quali sono gli obiettivi della startup?

Sul medio termine abbiamo l’obiettivo di diventare leader nel mercato europeo per l’integrazione di lattasi. Abbiamo già iniziato a vendere anche all’estero in Spagna e Francia grazie ad Amazon ed alcuni distributori locali.

Nel frattempo stiamo studiando il lancio di altri tre prodotti sempre con il portapillole “wearable” in un’ottica di supporto alla gestione della salute quando l’utente è fuori casa. Abbiamo il prodotto giusto per le infiammazioni alle vie urinarie legate al sesso (la famosa cistite post-coitale femminile), con un portapillole fucsia ed una formulazioine studiata specificamente.

Tra gli obiettivi di lungo termine, c’è anche quello di sviluppare un’applicazione con l’intelligenza artificiale che vada a migliorare l’esperienza di vita della persona, suggerendo gli integratori alimentari da assumere per raggiungere i propri obiettivi in base alle specifiche esigenze e sintomatologie.

La pandemia in corso ha inciso sul vostro operato? Avete avuto ripercussioni?

Per quanto riguarda il nostro modo di lavorare non ha subito modifiche a causa dell’emergenza sanitaria perché già prima del 2020 lavoravamo per la maggior parte da remoto. Da un lato abbiamo visto una flessione degli ordini perché, con le restrizioni, le persone sono uscite meno di casa e di conseguenza, avendo consumato meno prodotti con lattosio, hanno avuto un minor bisogno del nostro integratore. Dall’altro lato, aspetto positivo, la pandemia ha spinto le persone a prendere fiducia nel web e ad acquistare online. Basandoci sulla community web e vendendo principalmente nel canale e-commerce, stiamo riscontrando un incremento delle metriche nell’era post Covid e siamo pronti a cavalcare il business della nutraceutica 2.0.

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Scritto da Debora Faravelli

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