In Italia aumenta il peso del comparto nutraceutica, prodotti con principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute: negli ultimi dodici mesi mobili il mercato degli integratori alimentari riporta una crescita a valore del 2% raggiungendo un giro d’affari di oltre 3,5 miliardi di euro per un totale di 258 milioni di confezioni vendute, con una spesa a persona pari a 41 euro, la più alta in Europa. E il ruolo della farmacia come principale canale distributivo si conferma con una quota a valore dell’ 84%, seguono la parafarmacia e la GDO con uguali quote pari all’8%.
Si apre al canale farmacia, con una linea di prodotti dedicati, anche Kolinpharma, la PMI innovativa quotata sul mercato Aim Italia, operante nel settore nutraceutico che sta trasformando il settore seguendo i principi dell’etica, della trasparenza e dell’eccellenza.
La nuova linea si chiama KIP®Pharmacy, che segna il debutto di una nuova ed ulteriore strategia commerciale sempre più vicina al consumatore finale e ai farmacisti.
Un progetto che ha trovato nei cambiamenti del mercato generati dalla pandemia, un acceleratore, con la necessità di “offrire risposte concrete alle nuove esigenze del mercato e ai bisogni dei consumatori”, spiega Rita Paola Petrelli, presidente di Kolinpharma. Il primo prodotto della nuova linea a debuttare, da settembre 2020, in farmacia è il Kip®Kit: contenente una mascherina lavabile e riutilizzabile, un igienizzante per le mani e l’ultimo nato dalla ricerca Kolinpharma, KIP®Flu, integratore alimentare contenente estratti vegetali, vitamine, minerali e probiotici.
Tra i componenti: il Reishi, conosciuto anche come Ganoderma lucidum, un fungo noto per i suoi effetti sulle naturali difese dell’organismo e le vitamine C, D, B6, B12 che, insieme allo Zinco, contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario.
Le materie prime scelte sono sempre supportate da studi scientifici. Il tutto è completato dall’innovativa tecnologia di produzione applicata. “L’efficacia dei nostri prodotti – dice Petrelli – è sempre testimoniata e supportata da studi scientifici. Siamo fortemente convinti che nel nostro settore, quello della salute, la ricerca dell’eccellenza, sia delle materie prime utilizzate che dei prodotti finali, sia una priorità, soprattutto al giorno d’oggi, con un mercato colpito duramente dalla pandemia. È un segno distintivo, oltre che il frutto dei principi a cui ci ispiriamo: etica e trasparenza”.
Il valore scientifico delle attività svolte dalla società è comprovato anche dalle numerose partnership siglate con i più prestigiosi centri di ricerca e Università italiane. Da ultima, poche settimane fa, la collaborazione scientifica con il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari (DiSFeB) dell’Università degli Studi di Milano. Scopo della collaborazione è lo studio approfondito di formulazioni innovative da un punto di vista biologico, ai fini di caratterizzarne il meccanismo d’azione e le attività in modelli sperimentali opportunamente selezionati.
Nell’ambito del bando Dipartimenti di eccellenza, il DiSFeB si è aggiudicato un finanziamento di oltre 8 milioni di euro per il quinquennio 2018-2022 al fine di rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture ed attività didattiche di alta qualificazione. “La scelta di confermare l’apertura aprirci al mondo accademico e a questa tipologia di collaborazione – aggiunge il Presidente di Kolinpharma – nasce dalla volontà di utilizzare le possibilità offerte a supporto dei nostri progetti, dalle strumentazioni innovative presenti nei diversi dipartimenti alle competenze che ci consentono un continuo confronto finalizzato alla crescita”.
Per la società, il primo semestre del 2020, nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, è stato ricco di eventi importanti. Si è aperto con la presentazione di due nuovi integratori, che arricchiscono le linee di punta della produzione (quella ginecologica e quella ortopedica), ed è proseguito con il riconoscimento di brevetti in diversi Paesi del mondo, tra questi mercati di primo livello come quello statunitense e quello israeliano.
“Il deposito brevettuale favorisce l’apertura internazionale. – racconta Petrelli – Oggi vantiamo brevetti anche in 12 Paesi europei. Siamo sempre aperti alle nuove opportunità di crescita e siamo in prima linea nella difesa delle nostre attività di ricerca che rappresentano la base più solida, insieme con gli studi scientifici. Il nostro obiettivo è quello di replicare il modello italiano per crescere sui mercati internazionali, nel rispetto delle diverse regolamentazioni”.