Per tutta la prima metà del 2012 ho girato l’Italia – notebook e zaino in spalla – a caccia di investitori disposti a dedicarmi il tempo di un pitch, 12 slide riviste almeno due volte a settimana per un totale di oltre 40 versioni.
Nel frattempo, tra un incontro e l’altro, aggiungevo qualcosa sul piatto che mi permettesse di ambire, di volta in volta, a una pre-money più alta: l’articolo su qualche giornale, un nuovo partner, due talentuosi co-founder (Antonio e