Se avete provato a prenotare un albergo a Ginevra in questi giorni, sicuramente sarete rimasti colpiti da quanto sia difficile trovare ancora qualcosa di libero. Buona parte di questa “invasione” verso questa città svizzera è causata da OKCON – open knowledge conference, la conferenza sulla conoscenza aperta.
Oggi sono attese oltre 800 persone che, fino a mercoledì 18, avranno modo di confrontarsi su temi come open data, government e governance, open development e sostenibilità, open science e ricerca, strumenti tecnologici e business, storie di successo, cultura aperta, e molti altri argomenti collegati come data journalism, dati di trasporto, mappe.
Un programma ricchissimo, con argomenti che attraggono persone provenienti da varie aree (hacker, diplomatici, imprenditori, attivisti) che difficilmente hanno occasione di confrontarsi. Una occasione in cui sviluppatori, attivisti, operatori umanitari, diplomatici avranno modo di stringere la mano a chi risolve problemi concreti con l’analisi dei dati.
In questo contesto Ginevra, sede di molte organizzazioni internazionali (ONU, UNICEF, CERN, WIPO…), rappresenta un luogo perfetto per questa conferenza che Open Knowledge Foundation organizza dal 2007. Moltissimi gli ospiti attesi, fra i principali: Ellen Miller – Sunlight Foundation, Jay Naidoo – Global Alliance for Improved Nutrition, Chris Vein – World Bank, Raksh Rajani – i Twaweza, John Ellis – CERN/King’s College London, Jill Cousins – Europeana Foundation, Eric Gundersen – MapBox, Chris Taggart – OpenCorporates, Victoria Stodden – Institute for Data Sciences and Engineering, Columbia University e Maya Indira Ganesh – Tactical Tech.
Un evento imperdibile, fatto anche da innumerevoli workshop (in modo da dare gli strumenti per passare dalle parole ai fatti), con alle spalle un lavoro organizzativo impressionate coordinato dall’energica, brillante e italianissima Beatrice Martini (event coordinator per Open Knowledge Foundation).
Fra gli aspetti organizzativi da mettere in evidenza, l’enorme sforzo da parte dei partner dell’organizzazione (in particolare Opendata CH) nel trovare fondi per offrire così borse di studio, rimborsi viaggi e alloggi ai diversi partecipanti. Una scelta mirata, in particolar modo, a favorire il più possibile quel momento in cui gli attivisti potranno stringere la mano a vari diplomatici nella speranza che lo scambio di idee possa portare a realizzare uno di quei progetti in grado di cambiare il mondo nello spirito della condivisione dei saperi.
Chi non potrà essere a Ginevra può comunque seguire attraverso lo streaming online ed altri social media. L’hashtag da seguire su twitter è #OKCON. E mentre ora mi immergo in questo evento, vi lascio segnalandovi il video di preparazione alla conferenza, dove alcuni degli amici del network di Open Knowledge Foundation, hanno lasciato un loro messaggio.