Open Data Day ; I ragazzi di Palermo hanno “fame” di dati

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Frequento il mondo Open Data da oltre 3 anni, tra pubbliche amministrazioni, cittadini sviluppatori e amanti della trasparenza. Ho consolidato in questo tempo la mia cultura sui dati aperti attraverso lo scambio e la condivisione di conoscenze e professionalità, e ciò mi da un senso di piacere intellettuale. Nel mio peregrinare nel mondo Open Data non ho mai avuto un confronto con soggetti anagraficamente giovani, per intenderci giovani delle scuole superiori. Almeno fino al 5 marzo.

Foto MISI Group

Il 5 marzo 2016, in occasione dell’Open Data Day a Palermo, ho avuto l’occasione di conoscere il modo in cui giovani di 6 scuole diverse siciliane approcciano il mondo dei dati aperti per fare monitoraggio civico di opere pubbliche.

Si tratta dell’iniziativa nazionale A Scuola di OpenCoesione alla quale molte scuole italiane partecipano con l’obiettivo di sviluppare la cultura del monitoraggio civico.

Sono rimasto estremamente sorpreso dal livello di dettaglio dei dati che i ragazzi cercano sul Web,

sono affamati di dati perché sanno che solo tanti dati possono dar loro la possibilità di effettuare analisi approfondite in grado di far comprendere l’andamento della realizzazione di un opera pubblica nella sua globalità.

Si rendono conto che senza dati non si è in grado di comprendere fenomeni. Hanno, quindi, il giusto approccio metodologico scientifico.

I ragazzi del MISI Group di dell’Istituto IPS Einaudi di Palermo (foto Ciro Spataro)

Appena concluse le loro presentazioni dei monitoraggi effettuati sulle opere pubbliche prescelte, mi avvicino al gruppo di una scuola, il MISI GROUP dell’Istituto IPS Einaudi di Palermo, che ha analizzato un opera pubblica di Palermo, e gli faccio i complimenti per la metodologia di analisi e comunicativa del loro lavoro.

E mi metto a disposizione, sia come membro della community di opendatasicilia.it che come soggetto attivo nella politica opendata del Comune di Palermo, per fornire, ai docenti e agli studenti, supporto formativo nel campo degli Open Data per il prosieguo del loro lavoro.

Ho conosciuto giovani molto sensibili sull’importanza dei dati aperti, che dimostrano in maniera eccellente come e dove cercarli per il riuso creativo e come fare monitoraggio civico. Il 5 marzo 2016 non è stato solo l’Open Data Day a Palermo, ma anche una giornata di interessanti e giovani scoperte.

CIRO SPATARO

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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