Open Seed, Ferrara: “Puntiamo ad attrarre nuovi soci e ad aumentare il valore delle startup che affianchiamo”

Intervista a Lorenzo Ferrara, co-fondatore della startup Open Seed che si occupa di affiancare le imprese emergenti in fase pre-seed.

Open Seed Ferrara intervista

Startup che aiuta e supporta le imprese emergenti nella loro crescita, Open Seed è attualmente impegnata in una campagna di crowdfunding che punta a raccogliere mezzo milione: insieme al co-fondatore Lorenzo Ferrara abbiamo discusso degli obiettivi e delle peculiarità del progetto.

Open Seed, intervista al co-fondatore Lorenzo Ferrara

Com’è nata l’idea di fondare Open Seed?

L’idea di dar vita ad un’impresa innovativa è nata dopo aver fondato, nel 2016, l’associazione Business Angels.Network con cui abbiamo avuto i primi incontri con alcune startup. La necessità era quella di capire come concretizzarli, perché non sempre è facile investire singolarmente in una startup: l’esigenza è quella di riuscire a fare gruppo. Di qui l’idea di creare un veicolo efficiente di accelerazione per tutti gli investimenti nelle startup.

Il team originario era composto da una trentina di soci di cui un terzo si occupava del progetto – chi come mentor, chi come project manager, chi come responsabile della piattaforma.

A chi si rivolge?

Open Seed non si rivolge soltanto ad un settore in particolare ma a tutti i comparti: sicuramente tutto ciò che passa dal digitale ha un elemento in comune ma ci sono progetti di ambiti molto diversi tra loro. Quanto al target, al momento siamo incentrati sul nostro paese e operiamo con startup italiane, ma non manca anche qualche opportunità estera. C’è sempre qualche conoscenza e qualche contatto che arriva dall’estero anche se è più complicato perché i numeri di valutazione dei progetti del mercato straniero sono molto più alti rispetto a quelli del mercato nazionale.

Come sta andando la campagna di crowdfunding e come intendete investire i fondi raccolti?

Attualmente abbiamo raccolto quasi 350 mila euro e in questi ultimi giorni puntiamo ad attrarre ulteriori investimenti per raggiungere l’obiettivo massimo di mezzo milione. L’obiettivo della affcampagna su Crowdfundme.it è quello di farci conoscere il più possibile e attrarre nuovi soci interessati e utili per collaborare al progetto. La nostra direzione è quella di avere un veicolo leggero con pochi costi e tutte le somme saranno destinate ai nuovi progetti legati a sei startup che abbiamo già selezionato nei mesi precedenti. Si tratta in particolare di Fakebusters, Genuino.Zero, Co-Robotics, Mio Meal, Tips Here e MyRa, specializzate in ambiti molto diversi e gran parte delle quali con sede in Toscana.

Qual è il vostro piano di crescita e quali sono i vostri obiettivi?

Il nostro piano di crescita inizierà a svilupparsi subito dopo la raccolta fondi con l’incubazione e la valorizzazione dei sei progetti che abbiamo scelto, con la speranza che vadano ad aumentare il loro valore come è stato per le nostre startup che mediamente sono triplicate. In questo aumenterebbe anche il valore di tutta Open Seed. Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di poterci quotare online ed essere acquisiti da fondi più grandi.

Cosa vi distingue dalle imprese concorrenti?

Ciò che ci differenzia da altre imprese che possono essere comparate a noi è il fatto che non mettiamo solo a disposizione mentor e advisor interni al gruppo ma lavoriamo con partner e società, realtà strutturate che possono dare servizio alle startup in modo da essere ancora più performanti.

Qual è la vostra strategia di comunicazione e come vi fate conoscere alle startup?

La nostra principale strategia di comunicazione è legata agli eventi. In quest’ultimo anno abbiamo partecipato a numerosi eventi online sul tema dell’innovazione organizzati sia da noi che da terzi. Abbiamo anche organizzato un grande evento, sia in presenza che online, che si è svolto l’8 maggio a Firenze (Portfolio Day). Questa modalità ibrida è molto importante perché da una parte riusciamo a fare networking dal vivo e a farci conoscere meglio e dall’altra ci dà la forza di espanderci, poterci raccontare e poter far vedere la nostra offerta anche a chi ha difficoltà a muoversi.

Open Seed evento 8 maggio

La pandemia ha influito sul vostro modo di lavorare?

Noi nasciamo come incubatore virtuale e ha avevamo già la prerogativa di lavorare a distanza e ricorrere allo smartworking. Ora è diventato ancora più facile approcciare queste dinamiche: se magari qualche startup, pur trattando di innovazione, aveva un retaggio più tradizionale nel confronto e negli incontri, oggi la fase di sviluppo avviene tramite piattaforme online. Nel panorama in cui lavoriamo questo approccio si è ulteriormente velocizzato.

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Scritto da Debora Faravelli

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