Un accordo che segna una svolta
OpenAI ha recentemente annunciato un accordo quinquennale del valore di 11,9 miliardi di dollari con CoreWeave, un’azienda emergente nel settore del cloud computing. Questo accordo rappresenta un passo significativo per OpenAI, che mira a espandere la propria capacità di calcolo per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Grazie a questa intesa, OpenAI avrà accesso a un’infrastruttura AI avanzata, che include oltre 250.000 GPU NVIDIA distribuite su una rete di 32 data center.
Il declino della partnership con Microsoft
Fino a poco tempo fa, Microsoft era il partner esclusivo di OpenAI per quanto riguarda i servizi cloud. Tuttavia, a partire da gennaio, questa relazione ha iniziato a indebolirsi. OpenAI ha ora la libertà di stipulare accordi con altre aziende se Azure, la piattaforma cloud di Microsoft, non riesce a fornire la potenza di calcolo necessaria.
Questo cambiamento è significativo, poiché Microsoft ha storicamente rappresentato il principale cliente di CoreWeave, contribuendo al 62% delle entrate nel 2024.
Le implicazioni per il futuro dell’AI
Con l’accordo con CoreWeave, OpenAI non solo diversifica le proprie fonti di calcolo, ma si prepara anche a una maggiore indipendenza da Microsoft. Le condizioni contrattuali esistenti tra OpenAI e Microsoft rimarranno valide fino al 2030, ma l’azienda di Redmond sta già esplorando alternative ai modelli di OpenAI, considerando l’adozione di soluzioni proprietarie o di altri fornitori come Anthropic e Meta. Questa evoluzione potrebbe cambiare radicalmente il panorama dell’intelligenza artificiale e del cloud computing, con OpenAI che si posiziona come un attore chiave in un mercato sempre più competitivo.