La caratteristica principale di Internet è quella di essere in grado di veicolare conoscenza in maniera veloce e in diverse forme. Fra i più famosi progetti in tal senso si distingue Wikipedia, non solo per i suoi contenuti ma, in particolare, per i processi di condivisione, partecipazione e collaborazione che lo contraddistingue con la sua comunità.Analogo poi è il progetto OpenStreetMap, un po’ meno famoso ma in costante crescita, dove l’obbiettivo principale è quello di raccogliere i dati necessari per creare e condividere una mappa del modo riutilizzabile da chiunque.
Guardando ai due progetti ad un livello più alto, ci si accorge che, oltre a condividere gli obbiettivi di riuso e collaborazione, hanno in comune un obbiettivo importante: la condivisione della conoscenza del territorio.
Entrambi lo descrivono a loro modo, cercando l’oggettività ma, parlando dello stesso oggetto. Tant’è che, nei rispettivi progetti, si è pensato al dialogo sul fronte tecnologico: il contributore di OpenStreetMap può aggiungere, ad un oggetto che descrive, il collegamento alla pagina di Wikipedia, che, grazie a questo piccolo accorgimento, a sua volta viene rappresentato rappresentato nella relativa pagina della grande enciclopedia libera.
Un avvicinamento sul fronte delle tecnologie non può essere pertanto ignorato dalle rispettive comunità e, in occasione OSMIT 2013 – il raduno nazionale della comunità italiana di OpenStreetMap, ecco che si apre il dialogo fra le due comunità all’insegna del motto
“Condividiamo la conoscenza del territorio”
Lo stesso logo dell’evento lo mette in evidenza: la lente che solitamente, nel logo ufficiale di OpenStreetMap, mostra un codice binario a significare che dietro quella mappa ci sono dati, questa volta si concentra sul logo di Wikipedia.
Un mese fa, a Birmingham (UK), durante State of The Map – la conferenza mondiale della comunità di OpenStretMap, il logo con l’aggiunta della frase “OpenStreetMap meets Wikipedia”, ha destato molto interesse e curiosità: che i due mondi spesso cerchino il dialogo è cosa nota, ma sembra che questo sia realmente la prima occasione in cui le due comunità, anche se ristrette al confine italiano, si mettono a confronto.
L’appuntamento è a Rovereto (TN) dal oggi al 6 ottobre presso gli spazi dell’Urban Center. Il programma di ciascuna giornata si presenta con una formula a sé: il venerdì è una sorta di preparazione all’incontro il cui tema centrale sarà quello della “edith-a-thon“, ovvero una “maratona” di editing collaborativo su OpenStreetMap e Wikipedia al fine di migliorarne i contributi e il dialogo fra i due sistemi; il sabato invece l’evento centrale composto da una serie di interventi per presentare “Esperienze, esperimenti e progetti intorno a OpenStreetMap e Wikipedia“; la domenica, giornata conclusiva, con il mattino dedicato a proposte di progetti in divenire sul tema del giorno prima, anche raccolti al momento dai partecipati con la formula della lightning talk e momento di dialogo fra le due comunità al fine di trovare progetti congiunti, il pomeriggio invece workshop “Imparare a collaborare a OpenStreetMap e Wikipedia” dove, chi si vuole avvicinare ai due progetti, avrà modo di capire meglio gli strumenti di interazione.
In occasione dell’evento, gli sviluppatori del gioco Kort (un gioco per smartphone pensato per aumentare la partecipazione e il miglioramento dei dati in OpenStreetMap) hanno dato vita alla campagna “Just OSM it“, attraverso cui, tutti coloro che giocheranno all’interno dei confini italiani, potranno ottenere punti extra per tutto il mese di ottobre.
Ulteriori note da segnalare sono il lancio di dove si terrà la prossima edizione, informazione che si saprà sabato sera, ma che, per ora si sa essere una delle città candidate a capitale della cultura europea, pertanto, ulteriore rafforzamento dell’interesse che questo evento può scaturire.
Infine, rispettando le tradizioni, l’evento si concluderà con un mapping party, ovvero un momento in cui gli utenti di openstreetmap e curiosi si riuniranno percorrendo le vie di Rovereto al fine di raccogliere dati sul posto per aggiornare la mappa. Rimanendo però sul tema “OpenStreetMap incontro Wikipedia”, anche questa azione ne vestirà il motto: i partecipanti saranno accompagnati, per le vie della città, da una guida turistica che arricchirà questo momento con informazioni storico culturali che si concluderanno con la visita al MART – il museo d’arte contemporanea e moderna che, proprio in questi giorni, ospiterà anche la mostra dedicata ad Antonello Da Messina.
Wikipedia è ormai diventato uno dei progetti più noti e importanti al mondo con un impatto non indifferente (non ha caso è fra i primi dieci siti più visitati al mondo), OpenStreetMap, invece, è un fenomeno emergente che sta dando vita a tantissime iniziative, anche imprenditoriali. Sono certo che l’incontro fra le due comunità e le sinergie su progetti congiunti potranno portare a nuovi scenari inattesi anche sul fronte imprenditoriale.E proprio su quest’ultimo fronte, vale la pena segnalare la neo nata iniziativa italiana dressmap: un sito dove è possibile acquistare borse in pelle fatte a mano corredate da mappe personalizzate basate su OpenStreetMap.
L’hashtag per seguire l’iniziativa è #osmit13″
Rovereto (Tn), 4 Ottobre 2013