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Paco Rabanne punta tutto su Manish Arora

moda

Giro di poltrone in un’altra delle griffe internazionali. La moda sembra non avere mai pace. Questa volta si tratta di Paco Rabanne, griffe spagnola fondata dall’omonimo stilista nella seconda metà degli anni ’60, che chiama uno degli estri più apprezzati del momento, Manish Arora, a guidare la creatività del brand.

Lo stilista indiano, famoso per la sua moda eccentrica e di carattere entra ufficialmente nella scuderia di Paco Rabanne alla fine del mese, ma la prima collezione firmata per la griffe farà il suo ingresso in passerella solo tra qualche tempo. Il designer che in breve tempo ha conquistato star di fama mondiale (da Katy Perry a Lady Gaga) con le sue collezioni che traducono i colori e i motivi decorativi indiani in abiti contemporanei ed imprevedibili inizierà infatti a lavorare sulla collezione primavera-estate 2012, che sfilerà a Parigi il prossimo ottobre durante la settimana dedicata al pret à porter.

La nomina di Manish Arora tra le fila di Paco Rabanne non è che una delle molte mosse di un progetto volto al rilancio del brand, praticamente assente da 5 anni sul mercato. L’obiettivo è quello di restituire al marchio dello stilista spagnolo, oggi conosciuto principalmente per le sue fragranze, la notorietà di cui godeva puntando ad una clientela giovane.

«Credo che le persone stiano cercando brand dotati di una grossa eredità. E di storie da raccontare. È il momento perfetto per tornare», ha infatti detto Vincent Thilloy, vice presidente del marchio. Persino il fondatore della maison è d’accordo con l’azione di rilancio intrapresa da Puig, gruppo che oggi controlla il marchio. «Nel 1966 ho iniziato con dodici vestiti sperimentali realizzati con materiali contemporanei, e dopo 40 anni è giunto il momento per affrontare nuove esperienze.

La maison Paco Rabanne deve inventarsi altre cose, toccare mondi differenti, avere un aspetto diverso e raggiungere il pubblico in modo nuovo. Da ora in avanti bisogna evitare la dimensione industriale per tornare alla lavorazione artigianale producendo piccole collezioni», ha commentato Paco Rabanne in persona.

La scalata verso il rilancio è stata intrapresa già lo scorso anno con la presentazione di una prima collezione di accessori, che accanto alle nuove proposte offriva anche uno sguardo sul passato della maison con una versione riveduta e corretta di uno dei classici più apprezzati di Paco Rabanne l’iconica “le69pacorabanne”, la borsa ideata dallo stilista nel 1969 oggi reinventata da Rei Kawakubo di Comme des Garcon.

Affiancherà passato e presente anche la collezione di gioielli in lavorazione proprio in questi giorni e pronta a sfidare il mercato a marzo, questa volta il guest designer sarà il geniale inglese Judy Blame, anche lui pronto ad accompagnare la collezione con una personale edizione della storica borsa.

A questo punto il rilancio del brand è solo una questione di tempo. A guardarlo bene Arora, considerato il “John Galliano indiano” è il successore ideale dello stilista -lontano dalle scene ormai da un decennio- famoso per le sue collezioni costruite sull’uso di materiali che raramente hanno a che fare con il mondo della moda, come il metallo, la carta, la plastica e persino il vetro.

Manish Arora infatti ama osare non solo nell’accostamento dei colori, ma anche con ricami tradizionali accostati a silhouettes iper-moderne. Inarrestabile, Arora, che ha fondato la propria etichetta nel 1997, ha già in curriculum una serie di collaborazioni prestigiose con i più disparati marchi commerciali, da Mac, a Swatch, a Reebok.

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Scritto da luxu

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