Quando la sera del 13 novembre 2015, Parigi ha cominciato a tremare per gli attacchi terroristici, sono successe essenzialmente tre cose.Primo: è cominciato a circolare il panico prima fra gli abitanti del quartiere del 10 e 11 arrondissement e poi nel resto della città, complice anche le scarse notizie a disposizione della stampa.Secondo: la polizia ha attivato i sistemi di sicurezza per cercare di contrastare l’attacco.Terzo: i social media si sono organizzati – più correttamente si potrebbe dire auto-organizzati –