Il ritorno di Pavel Durov a Dubai
Dopo quasi sette mesi di attesa e incertezze, Pavel Durov, il fondatore e CEO di Telegram, è finalmente tornato a Dubai. La sua partenza dalla Francia è stata possibile grazie a una modifica delle condizioni della sua libertà vigilata, che ha rimosso le restrizioni sui viaggi. Tuttavia, Durov dovrà tornare in Francia entro l’8 aprile per continuare a far fronte alle indagini in corso che lo riguardano.
Le accuse contro Durov e la situazione legale
Durov è stato arrestato all’aeroporto di Le Bourget, dove era arrivato con il suo aereo privato. Le autorità francesi lo accusano di vari crimini legati all’uso di Telegram, un’applicazione di messaggistica che ha guadagnato notorietà per la sua scarsa moderazione dei contenuti.
Questo ha portato a preoccupazioni riguardo all’uso della piattaforma per attività illecite. Dopo alcuni giorni di custodia cautelare, Durov è stato rilasciato in libertà vigilata, pagando una cauzione di 5 milioni di euro e accettando di presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia.
Le dichiarazioni di Durov e le misure di Telegram
Nonostante le difficoltà legali, Durov ha espresso gratitudine verso i giudici e il suo team legale per gli sforzi compiuti nel dimostrare che Telegram ha sempre cercato di rispettare le normative sulla moderazione dei contenuti. Ha sottolineato che non può essere ritenuto responsabile per i contenuti pubblicati dagli utenti. In risposta alle critiche, Telegram ha migliorato le sue funzionalità di segnalazione dei contenuti, chiudendo oltre 15 milioni di canali e gruppi nel solo 2024.
Durov ha comunicato ai suoi follower su Telegram che si trova attualmente a Dubai, ma ha avvertito che le indagini sono ancora in corso e che rischia fino a 10 anni di prigione.