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Per gli artigiani c’è futuro, e passa anche da Internet

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Italia, che futuro? È una domanda che ci poniamo tutti i giorni. Ora vorremmo sapere cosa ne pensate voi: scriveteci un post come questo. Gli autori che ci colpiranno di più saranno nostri ospiti alla BlogFest di Riva del Garda a fine settembre.

E se la vera innovazione fosse rimanere fedeli a se stessi? Mi chiamo Elena Natali, ho 38 anni e da 20 collaboro con l’azienda di famiglia che produce chiusure lampo. Sono cerniere particolari, che non nascono per chiudere il capo ma per valorizzarlo e diventarne parte non solo funzionale, ma anche decorativa.

In un mondo dove tutto deve essere nuovo, innovativo e possibilmente tecnologico, io voglio spezzare una lancia a favore del lavoro artigiano. Quel lavoro specializzato in campi dove la tecnologia è nell’esperienza di chi lavora l’oggetto e la vera innovazione è la passione che ci si mette nel fare il proprio lavoro.

La stessa innovazione che abbiamo nel DNA, o meglio, nel cuore.

Come me ci sono centinaia di artigiani che, contro tutto e contro tutti, portano avanti la propria azienda con prodotti considerati vecchi e – nell’immaginario collettivo – non innovabili.

Immaginate una lampo: so già che penserete che cosa possa mai essere di diverso dalla lampo colorata che trovo sul mio giubbotto e che ogni tanto si incastra pure. Il nostro “nuovo” nasce dall’impegno quotidiano nel mantenere inalterata la qualità del prodotto quando il mercato ti chiede competitività. Nel rimanere fedeli ad una produzione personalizzata volta a soddisfare le esigenze del singolo cliente e non della collettività. Nel fare il proprio prodotto come lo hai iniziato a produrre decenni fa, perché solo così riesce a mantenere la flessibilità che lo distingue dalla produzione di massa.

Resta fermo il fatto che tutto questo va comunicato. Non dobbiamo rimanere chiusi nel nostro laboratorio a produrre senza farci domande. Nel nostro presente e nel nostro futuro ci sono internet e il mondo globalizzato da cui dobbiamo farci vedere. È su questo che dobbiamo puntare. Del resto, il prodotto già ce l’abbiamo e lo facciamo bene: siamo artigiani!

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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