Su CheFuturo Michele Cignarale suggerisce, se capisco bene, di ascoltare le conversazioni sui social network per interpretare gli open data, analizzandole poi con tecniche di etnografia digitale.
Sono in rispettoso ma netto disaccordo. A parte il fatto che “interpretare gli open data” non vuol dire niente (dati diversi si leggono in modo diverso), io sostengo che gli ambienti di partecipazione alla discussione pubblica devono essere chiaramente delimitati.
Io devo sapere che sto partecipando mentre lo faccio. Facebook e compagnia sono vissuti da