Dirigere una scuola importante e dirle addio. Perché vuoi costruire qualcosa di tuo, che generi valore economico e valore sociale, che esista nel tempo e che aiuti altri persone a costruire il futuro che sognano, che contribuisca al rilancio del Paese che ami. Fatto.
PERCHE’ HO LASCIATO LO IED PER UNA NUOVA AVVENTURA
Già, questa volta parlo di me, di quando senti dentro qualcosa di forte che ti dice “vai, ricomincia dalle tue intuizioni”. Non è stato facile lasciare IED, perché è un luogo speciale e una multinazionale tutta italiana, perché stare su una poltrona che conta è sempre piacevole (e anche un po’ comodo), perché al buono stipendio fisso e a mille altre cose devi dire ciao. Ma arriva il momento che devi farlo, perché la spinta a costruire il domani è più forte di qualsiasi tentazione di conservazione dell’oggi.
C’è una parte emozionale, in quello che si fa, e una razionale: mi sono chiesto se si potesse fondare, in questo Paese e in Europa e magari non solo, una grande scuola del digitale e dell’innovazione capace di formare le persone per le professioni più nuove e di permettere a tutti di trasformare la propria passione in lavoro. Ho trovato altre persone, speciali, che si sono date la mia stessa risposta: “Sì, si può fare”. Anzi: si deve!
Tutti dicono: il lavoro non c’è. La verità? Mancano persone formate per fare i lavori che sono ricercati.
PROFESSIONE WEB DEVELOPER
Prendete il web developer, la quarta professione più richiesta sul mercato: il 22% delle posizioni aperte non trova candidati in linea, spiega una ricerca di Modis.
Di più: secondo l’Unione Europea, entro il 2020 ci saranno 900.000 posti di lavoro vacanti nell’Ict. Eppure i dati sulla disoccupazione, specie quella giovanile, dicono tutto il contrario.
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Il punto è che, specie in Italia, sul digitale e sull’innovazione non esiste una formazione specifica e spesso si preferiscono percorsi più tradizionali che però, di fatto, formano disoccupati. È riflettendo su questi dati che ci siamo detti: serve una scuola nuova, capace di andare dove l’Università non riesce ad arrivare. Una scuola che nasca con poche promesse, tanto impegnative quanto chiare: non rubare tempo (se bastano 12 settimane per formarti a una professione, perché ti devo tenere in aula 12 mesi?), non formare disoccupati (se in quel settore non c’è lavoro, perché devo offrirti un corso?).
Ci siamo anche detti che se non premi il merito e se non persegui come primo obiettivo la felicità dei tuoi studenti, non sei diverso dagli altri. Premiare il merito, per noi, significa dare un numero importante di borse di studio, grazie al sostegno di Aziende partner. Perseguire la felicità significa fare una promessa e rispettarla: ti aiutiamo a trasformare la tua passione in un lavoro.
Queste sono parole, belle per me, ma comunque parole. Ci siamo detti che andavano trasformate in fatti e così abbiamo costruito TAG Innovation School e lanciato CodeMaster.
CINQUE MOTIVI PER CUI PENSO CHE LO SVILUPPATORE WEB E’ IL LAVORO DEL FUTURO
1. il Web Developer è tra le professioni più richieste al mondo;
2. c’è un nuovo percorso che forma Developer junior in 12 settimane;
3. il modello formativo è stato ampiamente sperimentato negli Stati Uniti, ma in Italia non lo aveva portato ancora nessuno;
4. ci sono 5 borse di studio totali per i talenti più brillanti, le candidature sono aperte fino al 30 giugno;
5. a tutti gli studenti viene garantito uno stage retribuito di 6 mesi, un training on the job per completare la formazione ed entrare nel mondo del lavoro.
CodeMaster è nato su questi cinque pilastri, le borse di studio le hanno messe a disposizione Alkemy Lab, il laboratorio d’innovazione del primo digital enabler italiano, e Next14, la holding leader nel data-driven advertising e nel data-driven content marketing, le ore di lezione sono 500, il percorso si tiene a Talent Garden Milano, oltre allo stage retribuito di 6 mesi viene offerto un servizio di Lifelong Placement per cogliere costantemente nuove opportunità di carriera, una settimana di questa full immersion si tiene a TAG Barcelona, per scoprire il panorama digitale della capitale catalana.
CodeMaster per noi è il punto di partenza, il primo mattoncino di una grande costruzione, una scuola che oggi nasce in Italia ma che ha già la testa in molti altri punti d’Europa. Il digitale e l’innovazione sono connessione e rapidità, differenza e coerenza, competenza e rischio. Sono co-costruire pezzi di futuro diversi, basati su condivisione, co-education, collaborazione, i valori che sono alla base di Talent Garden, oggi 12 coworking campus in Europa, più di 16 a fine anno, 50 entro il 2018. Già, perché la storia che vi sto raccontando è la mia, quella di chi ha deciso di scommettere sul futuro per creare valore economico – la base di qualsiasi iniziativa imprenditoriale – e valore sociale – la base di qualsiasi iniziativa in campo education –, e che si è preso questo rischio insieme a Davide Dattoli e al suo Talent Garden, un abilitatore di relazioni, occasioni, innovazioni, e ad altri due manager illuminati.
Abbiamo guardato l’Italia, l’Europa, il mercato del lavoro, l’offerta formativa e ci siamo detti che è arrivato il momento di scommettere su tutto ciò che da troppi è considerato già defunto. Sul futuro di chi crede che con l’innovazione e il digitale rilanceremo la nostra economia, sul futuro di chi pensa che felicità, realizzazione personale e passioni debbano essere tutt’uno con il lavoro.
In un momento in cui l’Italia investe poco nelle nuove generazioni, noi crediamo nel potere dell’educazione legata all’innovazione.
Lo facciamo con master connessi alle esigenze del mondo del lavoro e con programmi di digital corporate education per le aziende. Ci sarebbe poi da parlare della metodologia – una scuola votata all’innovazione e al digitale non poteva mantenere le lezioni frontali, noi le abbiamo cancellate in favore di flipped classroom, peer to peer education e learning by creating – e di non so quante altre cose, ma quello che conta è che oggi, partendo da CodeMaster, vogliamo formare i giovani per le professioni che sono realmente richieste, hanno buone retribuzioni, richiedono talenti brillanti.
Se la sfida sarà vinta, lo sapremo tra almeno tre anni. Vale per me, vale per chi studierà con noi, perché il successo di una scuola si rispecchia in quello dei suoi studenti: se farete il lavoro che amate con passione e con una buona retribuzione, avremo co-costruito un gran bel pezzo di futuro.