“E se domani”, uno dei grandi classici della canzone italiana, fu presentato al Festival di Sanremo 1964 da Fausto Cigliano e Gene Pitney, spuntando un misero penultimo posto in classifica.Fu Mina che ripescò il brano nello stesso anno, trasformandolo nell’evergreen che tutti oggi conosciamo.
Ne parliamo adesso perché, proprio l’arcinoto ritornello viene continuamente riproposto parlando di rischio naturale: “E… se domani”, si dice. E poi segue una ricca varietà di possibilità come: “piovesse a Firenze quanto nell’anno dell’alluvione”. Oppure “venisse giù