I giornali, specie quelli periodici, sono in una fase quantomeno difficile. Non da oggi, ma da fine 2008, con l’inizio della crisi economica che ben conosciamo. A dire il vero, non si capisce come potessero non esserlo prima e come possano essercene ancora così tanti aperti oggi.
Mi permetto quest’affermazione per almeno quattro motivi, due riconducibili a errori manageriali, due a errori giornalistici:
1. il costo della pubblicità sui giornali è, a tutt’oggi, non commisurato ai numeri effettivi che con quell’investimento si