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Perché i social (e i tifosi) piacciono così tanto alle squadre di calcio

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Il mondo attuale si poggia sugli smartphone e sulla comunicazione tramite i social network. Spazio marginale è ormai destinato alla carta stampata ed alla radio.Questi strumenti oggi vengono usati non solo dagli utenti ma anche dalle imprese, per creare un feedback con i loro clienti. In quest’ottica i nuovi mezzi di comunicazione di massa vengono usati per permettere alle persone di dare un’occhiata dietro le quinte, il loro scopo è quello di fornire al fruitore finale un’esperienza d’acquisto unica ed inclusiva.

Credits: soccerly.com

6 RAGIONI PER CUI IL CALCIO CORRE ANCHE SUI SOCIAL

Il calcio non è immune da questo circolo vizioso. Il marketing attuato tramite i social network e che si lega a questo mondo ha una sua efficacia e si basa su diversi elementi:

1.

Innanzitutto, la socialità, il mondo del calcio unisce, crea una magica connessione tra le persone e annulla le differenze di età, religione, nazionalità, luogo geografico e classe sociale. La bellezza di questo sport è che ci si può ritrovare abbracciati ad uno sconosciuto per la semplice marcatura di un goal.

2. Il protagonismo, i social network sono il luogo ideale dove ogni maniaco di calcio può sfogare la sua altezzosità. Ogni appassionato di questo sport si è finto allenatore della propria squadra, si è spinto ad opinioni e consigli sulla campagna acquisti diventandone spesso anche direttore sportivo. Questo è il lato che più coinvolge gli utenti. Fare la formazione, criticare un calciatore, fare i conti in tasca alla propria società azzardando il budget per un acquisto.

4. La continuità, Il calendario di un uomo medio vive il suo anno solare interconnesso al calendario del campionato. Special guest competizioni estive varie come Mondiali, Europei, e Olimpiadi.

5. La popolarità: secondo una recente statistica la metà della popolazione mondiale segue il calcio. Per portare la statistica al nostro paese, 30 milioni di persone se ne interessano.

6. L’interazione: coi social network, questi appassionati vivono in connessione diretta tra loro.

Per comprendere meglio la portata mediatica del calcio, basti pensare che nel Regno Unito più del 35% dei fan seguono il profilo Twitter del proprio club anche prima che esso scenda in campo.

Questo porta i tifosi a sentirsi sempre più legati al club di appartenenza. Vivendo un legame simbiotico con lo stesso.

BARCELLONA DAVANTI A TUTTI ANCHE SUI SOCIAL

Sotto l’aspetto social, la società calcistica maggiormente attiva è il Barcellona, che può contare su circa 87 milioni di iscritti alla pagina Facebook e circa 16 milioni di followers sul suo account Twitter. Molto seguiti sono anche Real Madrid e Manchester United, l’una nell’ordine dei 84 milioni su Facebook e 17 milioni su Twitter, l’altra a 66 milioni su Facebook e più di 6 milioni su Twitter.

In Italia la società più seguita sul web è il Milan, con oltre 24 milioni di iscritti alla pagina Facebook e quasi 3 milioni di followers Twitter.

Il campione più seguito in assoluto è Cristiano Ronaldo (oltre 106 milioni di utenti Facebook e circa 38 milioni Twitter), seguito da Lionel Messi e dal brasiliano Kakà, ancora amatissimo dal pubblico calcistico mondiale con oltre 23 milioni di followers su Twitter.

Tra le principali leghe calcistiche, la Ligue 1 francese è molto seguita sul suo canale ufficiale YouTube, con oltre 400 mila iscritti, mentre impressionante è il dato di Premier League che registra ogni mese oltre 3 milioni di nuovi appassionati utenti Facebook e 350 mila nuovi iscritti al suo profilo Twitter. Nel dettaglio, si è stimato che la percentuale più elevata degli utenti totali dei social media della Premier League si colloca ad Oriente, ed in particolare il campionato inglese gode di grande successo tra i tifosi indonesiani.

Questi dati dimostrano come, grazie ai social media, i club ed i loro campioni si aprono a 360 gradi ai propri tifosi, rendendoli sempre più partecipi della vita della propria squadra, facendoli sentire parte integrante del progetto sportivo a loro tanto caro e proponendosi in un certo senso di collaborare con loro nell’ottica di una crescita reciproca.

Grazie ai social, le squadre forniscono: informazioni sui progetti societari; informazioni di calciomercato aggiornate in tempo reale; interazione diretta e continuata durante le partite; curiosità di vario genere sulla vita privata dei loro calciatori di punta. Con questo lavoro riescono a: raggiungere grandi masse di fan in ogni parte del mondo; far crescere la popolarità del marchio del club in giro per il mondo; rafforzare e/o creare partnership commerciali/televisive.

I TIFOSI NON SONO CLIENTI MA INFLUENCERS DELLA SOCIETA’

Il rapporto di interscambio che si viene a creare tra tifosi e società in virtù di questi fattori crea un importante know-how utile alla società in quanto fa sentire il tifoso non come un cliente ma come una persona che collabora al bene della sua squadra del cuore.

L’unico rischio a cui si sottopone l’impresa calcistica e che questo non si ripropone obbligatoriamente in un ritorno economico.

Il calcio italiano soffre in questo sistema, in quanto non si è adeguato al cambiamento tecnologico. Le strategie del marketing delle società italiane hanno mostrato delle lacune non facilmente colmabili soprattutto nell’approccio strategico al tifoso e la mancanza di un certificato e attendibile know-how coi tifosi. Il tutto perché si tende ancora a ragionare su strategie a breve termine. In virtù del fatto che dal nostro sistema calcio il tifoso è ancora visto come un cliente e non come un sostenitore, un membro attivo della società e questo crea e continuerà a creare un importante problema di identificazione del tifoso con il brand della sua squadra del cuore.

LUCA SICARI*4 ottobre 2015

* Luca Sicari è co-founder e CMO di Nextwin

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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