Con il tono sarcastico e dissacratore che lo caratterizza, nel 1994 Bruce Sterling descriveva gli hackers come dei “romantici e noiosi adolescenti punk di periferia”. La periferia, il margine della società industrializzata, dove all’interno di vecchi garage, tra lattine di birra vuote e sigarette rubate ai genitori, questi adolescenti si accontentavano di giocare con i detriti di quel nascente impero tecnologico che avrebbe presto pervaso qualsiasi aspetto della nostra società.
Bruce Sterling. Foto: businessisdigital.com
Detriti che questi “noiosi adolescenti” riuscivano a trasformare