Perché l’ISIA ha inaugurato un nuovo corso dei movimenti studenteschi

lifestyle

Scuola, sistemi educativi, modelli p2p. Dopo l’articolo di Alice Meniconi, che ci ha raccontato la nascita del Near Future Education Lab, per #Occupy3.0 una voce internazionale che molti di voi già conosceranno attraverso il suo ciclopico sforzo globale nell’interconnettere e documentare progetti, comunità, ricerche di persone che in tutto il mondo stanno sperimentando nuovi modelli di organizzazione p2p, spessissimo proprio per affrontare e rispondere alla crisi.

La parola a Michel Bauwens, presidente e fondatore della Fondazione for P2P Alternatives.

Michel è stato fra i primi sostenitori del Near Future Education Lab dai suoi primi giorni. Quando è venuto a sapere del progetto che stava prendendo vita a ISIA, e che stiamo iniziando a scoprire insieme, ci ha subito contattato mettendo a disposizione le risorse della P2P Foundation: infatti il progetto è ad oggi ospitato sul wiki della fondazione , dove continueremo a documentarlo.

Per Michel, il nostro #Occupy3.0 è un fatto di portata storica: “Quello che stanno facendo gli studenti, è un passo oltre l’occupazione delle università è la rivendicazione dei propri diritti, è diventare co-creatori del proprio futuro, in una logica completamente differente che prevede. Personalmente credo di poter dire che una cosa del genere non è mai è mai accaduta nella storia dei movimenti studenteschi”.

E’ quello che ci ha detto nell’apertura del suo intervento connettendosi con la classe da Quito, in Equador, dove sta portando avanti FLOC Society, un progetto storico e immenso: una intera nazione sta affrontando la transizione ad un modello p2p. Ricordandoci che le università sono nate a Bologna proprio su iniziativa dei (futuri) studenti: all’origine le università nascono e sono Basate su modelli p2p e le connessioni con quello che vediamo oggi, dai fablab ai MOOC, sono incredibili – lezione numero uno: studiamo la storia.

Indovinate da dove sono partiti in Ecuador per affrontare questa sfida? Beh, dalla scuola, dall’università e dalla ricerca, riconosciute come il driver principale del cambiamento.

La nostra collaborazione con la P2P Foundation e la sua community non è che agli inizi: non siamo i soli ad essere convinti che il futuro della nostra società si scrive proprio sui banchi di scuola. La sperimentazione partita a Firenze e il progetto che Rudy Faletra vi racconterà nel prossimo articolo, sono parte di questo sforzo globale.

Vi lasciamo con la video-registrazione dell’intero intervento di Michel in classe per chi vuole saperne di più su FLOC Society e approfondire l’argomento:

Come sempre, il gruppo del Near Future Education Lab Near è aperto e vi aspetta.

A presto!

Roma, 25 giugno 2014Oriana Persico e Salvatore Iaconesi

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Scritto da chef

innovaizone

Gli opendata sono utili se risolvono i problemi dei cittadini

lifestyle

Legge o non legge Uber è il futuro, ed è impossibile fermarlo