Come direbbe il futurista della tecnologia Kevin Kelly, questo è il momento migliore per avviare una nuova attività. Purtroppo, molti potenziali fondatori sono spaventati. Tra il 1978 e il 2012, secondo la Kauffman Foundation, il numero di nuove aziende è diminuito di quasi il 44%. Paradossalmente, le recessioni e i periodi di instabilità presentano le migliori opportunità per avviare nuove imprese. Durante la crisi finanziaria del 2008, start-up miliardarie come Uber, Airbnb e molte altre sono state fondate come risposta alle mutevoli dinamiche di mercato.
Il presente non fa eccezione, offrendo opportunità che capitano una volta nella vita e vantaggi ai potenziali imprenditori. Tra questi vi sono un maggiore accesso alle risorse umane a costi più bassi e negoziabili, e un ambiente in cui i consumatori sono più disposti a provare nuovi prodotti e servizi, spesso per necessità.
Maggiore accesso alle risorse umane
Durante i periodi di boom, il talento ingegneristico, progettuale, di prodotto e di vendita può essere incredibilmente difficile da reclutare ed assumere. Non solo c’è una scarsità di talento sul mercato, ma i migliori spesso chiedono commissioni che possono rapidamente far fallire una startup nascente se non mostrano rapidamente il valore delle loro assunzioni.
Ora, molte aziende affermate e persino le startup hanno licenziato i talenti a causa della diminuzione della domanda del mercato. E a causa delle maggiori dinamiche di mercato, anche gli stipendi complessivi sono diminuiti.
Questo ha facilitato la ricerca e l’assunzione di talenti da parte degli imprenditori; con la capacità di accedere a talenti critici per la crescita iniziale che altrimenti sarebbero attratti da stipendi più alti o da opportunità più stabili. Gli imprenditori possono anche contare maggiormente su sistemi di compensazione alternativi come il proprio capitale per attirare potenziali assunzioni, dato che la il pagamento in contanti e i bonus diventano sempre più scarsi.
È il momento di negoziare i costi “fissi
Sebbene i costi fissi per l’avvio di una nuova impresa (ad es. server, immobili, ecc.) siano diminuiti notevolmente negli ultimi 20 anni, essi sono ancora relativamente elevati per gli imprenditori in fase iniziale. Per i contratti di locazione immobiliare, SaaS e altre spese di capitale e di gestione, gli imprenditori si trovano spesso a dover affrontare elevate spese iniziali iniziali prima che la loro attività generi la prima ondata di entrate.
In tempi di crisi, i costi immobiliari spesso diminuiscono considerevolmente e i proprietari sono più che disposti a fornire condizioni interessanti per concludere un affare, comprese le ristrutturazioni degli uffici e condizioni di locazione più flessibili. Anche altri centri di costo come il SaaS e i servizi di contrattazione indipendente possono essere più aperti alla negoziazione e a condizioni commerciali flessibili. Tutto ciò riduce il costo di avvio di un’impresa e consente agli imprenditori di impiegare preziose risorse di capitale per le isorse umane e per il prodotto piuttosto che servizi a pagamento.
I “trysumers”
Una sfida fondamentale per avviare e far crescere un nuovo business è l’acquisizione di clienti: un processo costoso, che spesso comporta la necessità di convincere i consumatori a provare una nuova opzione o categoria di prodotto o a passare da un marchio all’altro. Molti imprenditori spesso falliscono in questo processo, anche quando sono dotati di un significativo capitale.
Nell’ambiente attuale, i costi di acquisizione dei clienti possono diminuire considerevolmente. In primo luogo, a causa della necessità economica e dei cambiamenti nella routine, i consumatori possono essere più disposti a provare nuovi prodotti e servizi o addirittura a cambiare marca dalla loro normale selezione, per questo vengono chiamati trysumers. Ancora più importante, man mano che i nuovi comportamenti e le nuove routine vengono alla ribalta, i consumatori possono adottare prodotti e servizi diversi. Ciò fornisce ampie nuove opportunità di acquisizione.
I periodo di crisi presentano una serie di sfide macroeconomiche. Paradossalmente, ma anche logicamente, questo è il momento migliore per avviare un nuovo business. Soprattutto grazie a un maggiore accesso alle persone e al talento, a commissioni negoziabili e a una maggiore disponibilità dei consumatori a provare nuovi prodotti – a volte per necessità.