Poletti: Abbiamo creato il TripAdvisor della pubblica amministrazione

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“Nessuno mi può giudicare” cantava l’Italia degli anni sessanta, in pieno boom economico, dove termini come startup e new venture non erano ancora entrati nel linguaggio, ma che sarebbero calzati perfettamente in un dopoguerra ricco di imprese che fiorivano in tutta la penisola. Un’Italia che primeggiava in moltissimi settori, dove si ergeva a eccellenza mondiale. Un’eccellenza che andava di pari passo con l’innovazione, che era dovuta al genio, tipico di noi italiani, ma anche alla continua ricerca verso il miglioramento. Un processo che comporta molti rischi ma anche l’indissolubile fiducia nel fatto che l’errore è parte integrante e positiva di un processo costruttivo.

Per questo la canzone di Caterina Caselli riecheggiava in tutto lo stivale come un inno alla libertà di prendersi dei rischi senza la paura di commettere errori.

Si potrebbe forse dire che gli italiani avessero compreso l’importanza di un grande privilegio, quello di “poter sbagliare”: che cos’è infatti l’innovazione se non il felice traguardo di un percorso irto di ostacoli, tentativi andati a vuoto e la positiva reazione a qualche incidente di percorso? Oggi il boom economico appare nella nostra memoria come un fievole ricordo, fagocitato da un presente denso di difficoltà che prende il nome di Crisi. Economica. Alla libertà e alla possibilità di commette errori si è pian piano sostituita l’impossibilità e quindi la paura di sbagliare, e di essere giudicati. Ora più che mai sembrano lontane le parole di Casco d’oro, soprattutto nel Bel Paese, dove i giudizi spesso sono diventati mere critiche, piuttosto che contributi costruttivi al necessario processo d’innovazione.

In realtà questi ultimi anni hanno dimostrato che il giudizio di tutti può diventare fondamentale per migliorare l’efficienza di un servizio, qualunque esso sia. I siti di social rating (TripAdvisor, Ciao.it, ecc.) sono diventati ormai una risorsa fondamentale di consultazione prima di acquistare o usufruire di un servizio. L’attività di recensire le proprie esperienze e comunicarle al mondo intero è diventata inoltre una pratica comune di democrazia, capace di massimizzare l’efficienza dei servizi grazie ai contributi costruttivi di tutti. È proprio con l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni dello stivale, e di premiare quelle che, a parere dei cittadini, offrono un servizio migliore, che abbiamo pensato e realizzato il progetto PAadvisor.it.

PAadvisor.it è un sito di recensioni, completamente autofinanziato, in cui ogni cittadino può votare e recensire ogni singola sede della pubblica amministrazione italiana, dando così il proprio contributo costruttivo alla comunità.

Il progetto è stato ideato e realizzato da me, Daniele Poletti, in collaborazione con Lorenzo Azzi, Chiara Basso, Tommaso Gorla, Thomas Poltronieri: un team di professionisti del web e della comunicazione, ma ancor prima di amici, che crede fortemente nelle potenzialità del suo paese. PAadvisor.it non si limita solo alle recensioni dei cittadini.

In futuro ci attendono numerose sfide per migliorare il servizio, arricchiremo il sito con le classifiche delle migliori sedi della pubbliche amministrazione, divisi per settore e per località, inoltre abbiamo intenzione di agevolare il più possibile una comunicazione bidirezionale: le pubbliche amministrazioni potranno quindi, previa verifica, gestire la propria pagina, inaugurando un dialogo sano con i cittadini rispondendo direttamente ai loro commenti.

La creazione di un dialogo trasparente, efficace e intelligente è infatti l’obiettivo ultimo di questo sito, che nasce come strumento di supporto al principio di trasparenza definito nella nostra Costituzione. La nostra speranza è che il dialogo tra cittadini e istituzioni possa evolvere e che la “musica” possa finalmente cambiare.

Daniele Poletti

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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