Poste Italiane diventa il principale azionista di TIM
Poste Italiane ha recentemente annunciato l’acquisizione del 15% delle azioni di TIM, consolidando così la sua posizione di principale azionista dell’azienda di telecomunicazioni. Questa operazione, che si inserisce in un contesto di crescente interesse per il settore delle telecomunicazioni in Italia, segna un ritorno significativo dello Stato italiano nel controllo di TIM, che era stata privatizzata nel 1997.
Dettagli dell’acquisizione e impatti sul mercato
Il 15 febbraio, Poste Italiane aveva già acquisito il 9,81% delle azioni di TIM da Cassa Depositi e Prestiti, cedendo in cambio una parte delle sue partecipazioni in Nexi. Con l’acquisto del 15% da Vivendi, Poste Italiane ha portato la sua quota totale a un impressionante 24,81%.
L’importo dell’operazione è stato di circa 684 milioni di euro, corrispondente a 0,2975 euro per azione. Questa mossa non solo rafforza la posizione di Poste Italiane nel mercato, ma offre anche nuove opportunità per sinergie strategiche tra le due aziende.
Strategie future e sinergie tra Poste Italiane e TIM
Nel comunicato stampa, Poste Italiane ha sottolineato che l’operazione rappresenta un investimento strategico a lungo termine, mirato a creare sinergie tra le due aziende. Si prevede che questa collaborazione possa portare a un consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia, oltre a generare valore per tutti gli stakeholder coinvolti. Inoltre, è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi di accesso alla rete mobile di TIM per Postepay S.p.A., con l’obiettivo di avviare questa collaborazione dal 1° gennaio 2026.
Attualmente, PosteMobile utilizza la rete Vodafone, ma il passaggio alla rete TIM sembra ormai certo. Le due aziende stanno anche esplorando opportunità di partnership in vari settori, tra cui telefonia, servizi ICT, contenuti media, servizi finanziari e assicurativi. Questa espansione delle collaborazioni potrebbe trasformare il panorama delle telecomunicazioni in Italia, rendendo Poste Italiane e TIM attori chiave nel settore.