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Prendersi cura del pianeta non basta: bisogna comunicare con i clienti

Erin Allweiss e Melody Serafino, fondatrici dell’agenzia di pubbliche relazioni N.29 Communications, spiegano come pubblicizzare gli sforzi ambientali.

Sostenibilità

Erin Allweiss e Melody Serafino, fondatrici dell’agenzia di pubbliche relazioni N.29 Communications, spiegano come pubblicizzare gli sforzi ambientali di un’azienda.

Prendersi cura dell’ambiente non basta 

Moltissimi consumatori affermano di preferire affidare la propria attività a marchi che aiutano a salvare il pianeta. Il 61% dei consumatori statunitensi afferma che la sostenibilità è un criterio molto importante per prendere decisioni di acquisto e il 55% afferma di aver apportato modifiche moderate alle proprie abitudini di acquisto negli ultimi 5 anni per essere più eco-consapevole, come emerso da uno studio del 2021 di Simon-Kucher & Partners. Si tratta di una buona notizia per le aziende che stanno puntando su obiettivi ambientali ambizioni.

Comunicare questi obiettivi ai consumatori è molto impegnativo, come ha spiegato Melody Serafino, co-fondatrice dell’agenzia di pubbliche relazioni N.29 Communications, incentrata sulla sostenibilità. Le persone devono identificare le aziende che si preoccupano veramente di aiutare l’ambiente rispetto a quelle che usano la sostenibilità come strumento di marketing.
I consumatori stanno diventando più intelligenti, sono esperti e conoscono le domande da porre” ha spiegato Serafino. Lei e la sua co-fondatrice hanno fondato la loro agenzia con uno scopo preciso, ovvero quello di lavorare esclusivamente con clienti orientati all’impatto sociale e collaborare per comunicare meglio i loro obiettivi sociali.

Come comunicare i propri obiettivi ai clienti

È fondamentale trovare un modo per pubblicizzare i propri sforzi per la sostenibilità in un modo autentico per i consumatori.

Ecco alcuni suggerimenti: 

  1. Condividere i risultati piuttosto che l’obiettivo: secondo Alweiss e Serafino una tattica è quella di fissare un obiettivo di sostenibilità vago e distanze, senza dettagli su come si prevede di raggiungerlo e senza prove di lavoro già svolto. “Quando così tante aziende sono iperboliche e condividono quegli obiettivi, sembra che abbiano già fatto X, Y e Z. E non è la verità” ha spiegato Allweiss. Bisogna condividere ciò che si è già ottenuto. L’esempio fatto è quello dell’organizzazione no profit ReFED, dedicata alla riduzione degli sprechi alimentari e cliente di N.29 Communications. ReFED mira ad influenzare i responsabili politici, le imprese e i rivenditori che hanno il potere di implementare cambiamenti significativi. Non chiede solo alle persone di unirsi al suo obiettivo di ridurre lo spreco alimentare del 50% ma raccoglie e mostra anche dati dettagliati di quello di cui sta parlando, per poi delineare una tabella di marcia dettagliata di 10 anni per raggiungere il suo scopo, tracciando ogni strumento. 
  2. Essere trasparente e usare narrazione e immagini per educare i clienti: mostrate ai clienti che i vostri sforzi sono autentici, consentendo loro di vedere ciò che fate.

    Veja, marchio di scarpe da ginnastica sostenibili e cliente di N. 29 Communications ha portato un gruppo di giornalisti nella foresta pluviale amazzonica per mostrare come sono fatte le suole delle scarpe, ottenendo un grande successo. “Le persone cercano l’onestà. Stanno cercando di vedere quali marchi sono veramente impegnati in questo” ha spiegato Serafino. 

  3. Conoscere il pubblico sui social e condividere informazioni: i follower potrebbero richiedere molte informazioni e questa è un’occasione importante. Allweiss e Serafino hanno sottolineato la differenza tra ReFED e l’azienda di moda di lusso Maria McManus. I follower sui social di ReFED vogliono vedere molti dati e avere molte informazione quindi i post sono più approfonditi. I follower di Maria McManus vogliono essere informati ma vogliono anche guardare lo stile con i loro occhi, per cui i post sono meno approfonditi ma ricchi di immagini. Adattare i propri post è importante ed è possibile se si conoscono bene i propri clienti.
  4. Cercare partnership con individui, organizzazioni e aziende che la pensano nello stesso modo: le partnership possono aumentare il pubblico e con il partner giusto è più facile dimostrare il proprio impegno per essere sostenibile. Veja, per esempio, ha collaborato con l’artista Oliver Jeffers per progettare un paio di scarpe con immagini di animali e vita marina. L’uscita delle scarpe, esaurite in 24 ore, ha coinciso con l’uscita del libro per bambini di Jeffers che esplora la bellezza della vita sulla terra. “Si tratta di trovare queste altre opportunità educative, che stiamo cercando in modo più creativo” ha spiegato Allweiss. “E ora abbiamo più modi che mai per condividere questo tipo di storie” ha aggiunto Serafino. 

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Scritto da Chiara Nava

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