Caro Riccardo,ho letto la lettera del Presidente della mia regione Pittella, che francamente mi lascia perplesso. Certo che la regione può diventare un laboratorio sull’innovazione, ma senza prima dimenticare che in Basilicata sono stati messi in piedi già due incubatori d’impresa, uno in Val d’agri (terra di estrazioni petrolifere) e uno a Matera (capitale della cultura) e che forse prima di lanciarsi in altro, è il caso di ripartire da quello che si ha e da una strategia dedicata alle politiche dell’innovazione che inizi da ciò che serve davvero, dalle potenzialità dei territori e dalle tante risorse locali (giovani creativi).
Insomma forse sarebbe meglio dedicarsi a rendere più fruttuose le tante risorse economiche messe a disposizione di due grandi realtà che dovrebbero essere al servizio della crescita della regione ovverosia Sviluppo Basilicata e Basilicata Innovazione (ancora non si capisce perché non possano operare insieme nell’interesse della regione o essere addirittura accorpate).
Sarebbe il caso ci si adoperi per creare una forte connessione tra istituzioni, università, centri di ricerca e sistema creditizio, poiché se è vero che le startup nascono da idee è pur vero che ci vogliono i soldi per mantenerle competitive sul mercato.
Insomma partirei dal creare davvero un ambiente virtuoso e sano magari anche con l’istituzione di zone franche per chi vuole fare impresa innovativa in loco e magari utilizzare le royalties del petrolio per agevolare la nascita di startup nelle energie rinnovabili e nei sistemi di controllo e tutela del territorio.
ENZO FIERRO*
* lucano, fondatore palestra della creatività e dell’innovazione