Come si è trasformato il concetto di privacy in un’epoca in cui il primato del soggetto si traduce nell’esibizione del sé digitale, quando il paradigma della condivisione ha sancito la preminenza dello sharing sul diritto alla riservatezza? Qual è l’opinione prevalente nel corpo sociale? La privacy è considerata ancora un valore da proteggere e custodire? È necessario tutelare maggiormente la privacy con una normativa più rigida, che preveda sanzioni più severe, oppure le norme esistenti sono sufficienti e gli utenti non corrono gravi rischi? Si è affermata una consapevolezza sociale diffusa del valore anche economico dei dati personali?
Si parlerà di questo e altro questa mattina alla Sala delle conferenze – Garante per la protezione dei dati personali in piazza di Monte Citorio 123/A alle 10 durante la presentazione dello studio del Censis “Il valore della privacy nell’epoca della personalizzazione dei media”.
Giuseppe Roma, Direttore Generale del Censis, presenta la ricerca. Intervengono: Luca De Biase (Editor d’innovazione Il Sole 24 Ore), Giuseppe De Rita (Presidente del Censis), Antonello Soro (Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali).
Dal punto di vista istituzionale e normativo, sulla privacy ha prevalso in passato un approccio percepito da molti come burocratico, con moduli da compilare considerati da tanti alla stregua di scartoffie superflue.
Poi l’evoluzione delle tecnologie digitali ha determinato di colpo un grande balzo in avanti, al punto che oggi molti lanciano gridi d’allarme per denunciare la scomparsa della privacy a causa della possibilità dei big player della rete di tracciare e registrare le nostre attività online quotidiane, protocollare sentimenti e reti di relazioni attraverso i social network, individuare la nostra posizione grazie ai sistemi di geolocalizzazione.
Se a Roma si parla di privacy, alla Città della Scienza di Napoli appuntamento col sesto Internet Governance Forum Italia (IGF). Saranno trattati i temi di maggiore attualità relativi ad Internet e alla sua gestione. Da segnalare in particolare i dibattiti sulla relazione tra la Rete e la democrazia. Sulle opportunità di sviluppo territoriale e sociale che Internet può favorire (in particolare nel meridione), la questione urgente e complessa dell’assegnazione dei nuovi nomi a dominio da parte di Icann. I risultati dell’Internet Governance Forum Italia saranno riportati al prossimo Forum globale, che si terrà a Bali, in Indonesia, dal 22 al 25 ottobre.