Forse stiamo crescendo e forse stiamo imparando ad accettare l’idea che, nella società dell’informazione, non serve e non è giusto ambire a veder riconosciuto il diritto di ciascuno ad accorciare la memoria della Rete, ottenendo la cancellazione di qualsiasi informazione lo riguardi da giornali, blog e piattaforme di social network.
Forse. Ma la strada è ancora lunga.
E’ questa la sensazione che si trae a leggere una recente bella decisione del Garante Privacy che potrebbe rappresentare una tappa importante nell’individuazione della necessaria