Le chiusure improvvise di Qonto
Negli ultimi giorni, le startup e le piccole e medie imprese (PMI) clienti di Qonto hanno ricevuto comunicazioni allarmanti: la fintech francese sta procedendo alla chiusura di alcuni conti in Italia. Questa notizia ha generato un’ondata di preoccupazione tra gli imprenditori, che si trovano ora a dover gestire la situazione in tempi ristretti. Qonto ha invitato i correntisti a svuotare i depositi e a cercare alternative finanziarie, senza fornire spiegazioni dettagliate sui motivi di tali decisioni.
La reazione delle startup
Le chat tra startupper sono in fermento, con molti che esprimono la loro frustrazione per la mancanza di comunicazione chiara da parte di Qonto. La fintech ha descritto la sua comunicazione come “scarna ed essenziale”, ma molti clienti si aspettavano maggiori dettagli.
La situazione è aggravata dalla scadenza di 60 giorni per svuotare i conti, un termine che lascia poco spazio per la pianificazione. Le startup, già alle prese con le sfide quotidiane, si trovano ora a dover affrontare anche l’incertezza legata alla loro situazione bancaria.
Le indagini di Banca d’Italia
La Banca d’Italia sta monitorando attentamente la situazione di Qonto, avviando un’indagine sulle misure antiriciclaggio della fintech. Nel luglio scorso, Palazzo Koch ha imposto alla filiale italiana di sospendere l’onboarding di nuovi clienti, evidenziando aree di miglioramento nelle pratiche di conformità. Questo stop ha impedito a Qonto di offrire nuovi prodotti e servizi, creando ulteriori difficoltà per i clienti esistenti. La fintech ha respinto le voci secondo cui le chiusure dei conti siano state influenzate dalle richieste di Bankitalia, ma la mancanza di chiarezza continua a sollevare interrogativi.
Le dichiarazioni di Qonto
In una nota ufficiale, Qonto ha affermato che le recenti chiusure non sono correlate al provvedimento della Banca d’Italia, ma piuttosto a misure di sicurezza e conformità interne. Tuttavia, la fintech non ha fornito ulteriori dettagli sui motivi specifici delle chiusure, citando ragioni di sicurezza e privacy. Questo ha alimentato ulteriormente le speculazioni e le preoccupazioni tra i clienti, che si chiedono quali siano le reali motivazioni dietro a queste decisioni drastiche.
Implicazioni per il futuro delle startup
Le chiusure dei conti Qonto rappresentano un campanello d’allarme per le startup e le PMI che si affidano a servizi fintech per gestire le loro finanze. La mancanza di stabilità e chiarezza può influenzare la fiducia degli imprenditori nei confronti di queste piattaforme.
È fondamentale che le fintech come Qonto comunichino in modo trasparente e tempestivo con i loro clienti, soprattutto in momenti di crisi. Le startup devono ora considerare attentamente le loro opzioni bancarie e valutare la sicurezza e l’affidabilità dei servizi che utilizzano.