Per procedere a un rebranding, non è necessario gettare via anni di duro lavoro e di brand equity. Il rebranding, infatti, è tanto un esercizio di perfezionamento quanto una reinvenzione; tutto dipende dal progetto. Conservare gli elementi che rendono speciale un’azienda e che stanno effettivamente funzionando fa parte del processo. Durante la fase strategica di ogni nuovo impegno, ci si prefigge di definire cosa ha bisogno di una revisione completa, cosa si evolve e cosa rimane. Detto questo, ecco quando potrebbe essere utile fare un rebranding.
Qual è la missione e lo scopo della azienda?
Un marchio può essere giusto per un cliente per i suoi valori tanto quanto per il suo prodotto. A questo proposito, il saggista Simon Sinek ha stigmatizzato: “La gente non compra quello che fai, ma perché lo fai – e ha aggiunto –.
Se trovi che la tua missione e il tuo scopo sono difficili da decifrare, o peggio ancora, non si allineano con il tuo marchio attuale, devi correggerlo”.
Attuare una simile strategia rappresenta un modo potente comunicare con il proprio pubblico di riferimento. Chiarire la missione e lo scopo dell’azienda e allineare il marchio ad essi, inoltre, è anche una procedura estremamente potente e appassionate per team interno. Questo aiuterà a costruire un’azienda più forte e duratura, lavorando dall’interno.
Mercato, l’azienda è ben posizionata, differenziata e riconoscibile?
Il posizionamento chiarisce qual è il posto che un marchio detiene nel mercato e, soprattutto, nella mente dei clienti. Se un cliente non ha idea di come un marchio si differenzi dagli altri, perché dovrebbe sceglierlo? In questo contesto, per chiunque è semplice spiegare come Tesla sia posizionata diversamente da Ford.
Questo permette a Tesla di catturare efficacemente l’attenzione dei clienti che si allineano con la sua posizione.
Se un’azienda non riesce a individuare chiaramente la sua posizione, non ci riusciranno neppure i clienti. Indipendentemente dal fatto che la posizione non sia mai stata veramente chiara all’inizio, o che la società si sia evoluta e abbia acquisito nuova chiarezza nel corso di decenni di attività, porsi simili domande è sempre un buon esercizio al fine di valutare il branding e un eventuale rebranding
Il messaggio del marchio e la sua grafica sono disallineati?
La coerenza di un marchio è fondamentale. L’armonia di un brand costruisce fedeltà, riconoscimento e infine fiducia. La visione, la missione e il posizionamento di un’azienda possono essere convincenti, ma è inutile se le immagini e il messaggio del marchio non lo esprimono in modo appropriato.
Una mancanza di coerenza tra immagini e messaggio erode criticamente la percezione del marchio da parte del cliente. Se un marchio vuole avere successo, non può permettersi incoerenze.
Rebrandin, l’azienda si è evoluta o si sta evolvendo in qualcosa di diverso?
Le aziende crescono, si adattano e cambiano. Il marchio deve evolversi con esse.
È quasi difficile da ricordare, ma Netflix ha iniziato come servizio di consegna di DVD per posta. Quando Netflix è passato a una piattaforma digitale, lo ha fatto anche il suo marchio, ma non si è fermato lì. Nel 2013, l’amministratore delegato dell’azienda, Reed Hastings, ha pubblicato una nota che descriveva in dettaglio come Netflix sarebbe passato dall’essere un distributore di contenuti a un creatore di contenuti, affermando: “Per avere un enorme successo, dobbiamo essere un marchio che rappresenti un concentrato di passione. Starbucks, non 7-Eleven. Southwest, non United. HBO, non Dish”.
Ogni evoluzione richiede un ripensamento del marchio, alcune piccole, altre grandi, ma tutte ugualmente importanti. Questa è probabilmente una delle migliori ragioni per prendere in considerazione un brand engagement/rebranding: per catturare la nuova visione e come questa viene rappresentata.
Qual è il momento migliore per il rebranding?
Non è mai semplice individuare il “momento perfetto” per procedere a un rebrand ma se ci si è rivisti in almeno uno dei punti elencati, allora è probabile che una rianalisi del marchio sia necessaria. Indipendentemente da ciò, dato che il marchio è un elemento chiave in qualsiasi azienda, rivedere e riflettere sul proprio marchio regolarmente è sempre una buona pratica. Inoltre, se si decide di procedere a un rebranding, è utile rivolgersi a un esperto del settore: le prospettive esterne, spesso, possono essere molto rivelatrici.