La mappa di Protezione Civica può crescere anche grazie a te: clicca qui per inviare una segnalazione. Di seguito riportiamo gli aggiornamenti sulla situazione delle scuole e l’inizio dell’anno scolastico.
Son proprio fatti così gli emiliani: non mollano mai. Hanno sopportato il caldo di una estate tra le più torride degli ultimi decenni. Hanno rinunciato alle tanto agognate ferie, programmate prima della scossa del 20 maggio. Non si sono arresi mai. Hanno profuso tutte le energie, soprattutto per quel meraviglioso luogo nel quale si costruisce il futuro di un paese: la scuola.
In molti erano convinti che le campanelle in Emilia-Romagna sarebbero suonate con grande ritardo rispetto alle altre regioni: non sarà così. Amministratori, dirigenti scolastici ed imprese edili stanno lavorando a ritmi forsennati per far sì che il primo giorno di scuola, il 17 settembre, quasi tutti gli alunni possano sentire il suono della campanella, tornare tra i banchi e, dunque, alla normalità.
Le difficoltà non mancano, accentuate soprattutto da una burocrazia talvolta eccessivamente farraginosa e lontana dalle esigenze locali. Eppure, le criticità possono talvolta trasformarsi in positività, in voglia di pensare e dar forma a soluzioni innovative e inaspettate.
È quello che, ad esempio, sta succedendo a Ferrara e in altri tre comuni della provincia: Bondeno, Mirabello e Vigarano Mainarda. Il comune di Ferrara si è posto come obiettivo principale quello di far partire una cinquantina di scuole entro il 17 settembre. Per le restanti dieci si sta vagliando l’ipotesi di organizzare rotazioni, doppi turni presso le scuole non lesionate nell’ottica di rendere maggiormente efficienti strutture consolidate. Un esempio è proprio l’asilo di Cona, che potrebbe ospitare più bambini se gestito in doppio turno.
Nei comuni di Vigarano Mainarda e Bondeno non sono ancora state ufficializzate le date di inizio anno scolastico: molto probabilmente gli alunni dei vari ordini e gradi non siederanno tra i banchi contemporaneamente.
Numerosi i piani di delocalizzazione temporanea dei plessi, in attesa della messa in opera definitiva dei moduli prefabbricati: mentre gli alunni delle scuole elementari e Medie di Mirabello trascorreranno le prime due settimane di lezione negli edifici della biblioteca comunale, gli alunni delle scuole elementari di Vigarano Mainarda e Vigarano Pieve saranno ospitati presso le palestre comunali, oppure faranno il doppio turno presso i locali della scuola media.
Nel comune di Bondeno, invece, l’unica scuola che sarà localizzata in moduli prefabbricati definitivi è quella della frazione di Pilastri, la quale verrà ospitata in un primo tempo presso un edificio ancora in fase di identificazione. Le scuole di questi quattro comuni continueranno ad essere vicine, anche per questo nuovo anno scolastico, alle esigenze dei singoli alunni e delle famiglie: verranno garantiti, laddove già previsti negli scorsi anni scolastici, i servizi di mensa (sia con cucina interna, sia ridisposta, sia attraverso ditta di appalto) dove, in una prima fase, i pasti saranno somministrati sotto forma di monoporzione.
Soprattutto, non sono stati lasciati indietro i bambini affetti da disabilità motorie: i comuni di Bondeno e Vigarano Mainarda, in linea con l’esigenza di dover accogliere alunni disabili, hanno richiesto alla Regione Emilia-Romagna la fornitura di un modulo specifico. Infine, le amministrazioni comunali e le direzioni didattiche hanno fornito agli alunni alcune dotazioni multimediali che fanno fare un ulteriore passo in avanti alle scuole colpite dal terremoto.
Mentre i ragazzi delle scuole medie di Mirabello potranno continuare ad usufruire dell’aula multimediale – sebbene in un primo tempo questa sarà destinata ad accogliere una classe delle scuole elementari – gli alunni dell’istituto primario di Vigarano Mainarda avranno a disposizione le loro LIM sopravvissute al terremoto. Di notevole interesse anche l’iniziativa di alcune associazioni di volontariato del comune di Bondeno, che hanno raccolto fondi da destinare all’acquisto di materiale didattico. La preside dell’Istituto, Licia Piva, ha espresso il desiderio di destinare parte del ricavato all’acquisto di LIM e altro materiale multimediale. È proprio così: in Emilia-Romagna si torna a scuola.