Spesso mi chiedo se esistano periodi storici effettivamente, ragionevolmente, tranquillamente, stazionari. Oppure se i cambiamenti, le crisi, i travagli epocali siano proprio fatti inerenti la natura umana che ci sconvolgano sistematicamente, come terremoti frequenti e imprevedibili, qualunque sia la nostra data di nascita. In fin dei conti non si scampa: una sofferente transizione, volente o nolente te la becchi comunque.
Dico questo in qualità di padre di tre figli dei quali almeno uno, adesso quindicenne, è con certezza un “nativo digitale”.
Tommaso