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Report – Word Camp 2012: la grandine non ferma la web innovation –

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Per realizzare un buon sito non bastano le idee, ci vuole anche una piattaforma versatile. A Milano il 4 e 5 maggio si è tenuta la quinta edizione del Word Camp Italia 2012, l’evento che raccoglie i guru di WordPress. Ecco il report della due giorni vista da Andrea Geremicca.

La prima giornata dà spazio ad alcuni volti noti del mondo di WordPress e non solo. Parlano Max Uggeri, uno dei massimi esperti riconosciuti di iOS: attualmente è proprietario di un fondo di Venture Capital etico a Londra, con il quale finanzia iniziative legate al mondo delle app iOS. È anche partner ed advisor di un fondo privato svizzero. C’è anche il funky professor Marco Zamperini (VP & CTO di Value Team) e chiudono la lista due padroni di casa: Stefano Aglietti “Steve Agl” e Paolo Valenti “Wolly”.

Il tema della giornata è incentrato sull’uso di WordPress, che ha definitivamente abbandonato il concetto di blog per lasciare spazio ad una realtà di strumento estremamente versatile ed adattabile a comunicazione, marketing e vendita.

La giornata abbandona fino da subito la chiave formale per lasciare spazio ad un brainstorming senza grandi riferimenti tecnici. Il vantaggio è che viene chiarito il significato rivoluzionario di una piattaforma universale sempre più usata da professionisti e nuove promesse del settore. La prima parte del Camp chiude i battenti alle 16 con alcuni brillanti interventi di Mafe de Baggis, specializzata in relazioni pubbliche e copywriting, che illustra alcuni punti importanti del Webmaster sell. Applausi dei presenti ed un arrivederci al secondo appuntamento che risulta essere centrato (o almeno così doveva essere) su argomenti molto meno tecnici.

Insomma, si aprono i battenti non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai tantissimi blogger amatoriali che ogni giorno entrano nella WordPress community.

L’inizio della seconda giornata subisce un lieve ritardo a causa del temporale abbattutosi su Milano nelle prime ore di sabato. Il primo intervento è di Wolly, che illustra un innovativo progetto open source destinato a rivoluzionare la routine scolastica quotidiana. La prima applicazione in via sperimentale verrà condotta nel Liceo “Filippo Lussana” di Bergamo. L’idea si sviluppa in 3 punti: class management, learning management e curriculum mapping. Il progetto viene illustrato nel dettaglio e salta subito all’occhio anche al meno esperto che il rapporto alunno-insegnante viene drasticamente rivoluzionato. La parola d’ordine è “condivisione“, di stampo semplice e divertente.

La tecnologia non sembra rappresentare un ostacolo economico, infatti il cloud computing permette di ridurre al minimo i costi di gestione, rendendo superflua la presenza di un server interno e le relative spese di manutenzione. L’ideale per aprire le porte anche alle scuole pubbliche.

Sull’argomento sono state poste molte domande: tra le più calzanti e pertinenti sicuramente quelle inerenti alla sicurezza di un sistema totalmente digitale, e quelle riguardanti l’alternativa di backup per un sistema che non può fare a meno di una connessione Internet. Viene poi accennata la joint venture tra le due W più famose del web: WordPress e Wikipedia (wikiscuola), che favoriranno la compilazione dei contenuti da parte degli studenti con validazione ultima da parte degli insegnanti.

È il turno di Bonaventura Di Bello che illustra un argomento che sicuramente in molti aspettavano: la monetizzazione attraverso l’Internet marketing, ovvero come generare denaro attraverso il nostro sito o blog. Fino a qualche tempo fa le fonti di reddito per un sito erano poche, e venivano prevalentemente dalle varie affiliazioni a tema che ospitavamo sulle nostre pagine. Ora le cose sembrano essere leggermente diverse, e l’accento sulle novità viene non solo da Google (Adwords e Adsense) e Facebook, ma anche da video sharing, file sharing, link building e article marketing. Breve carrellata successiva di quelle ovvie capacità che bisogna avere per ottimizzare i guadagni sul Web: strategia, impegno, coraggio e motivazione. Subito dopo si passa alla struttura vera e propria del profit website semplice e arricchita di alcuni importanti pop-up.

Ore 14:15, sale sul palco Salvatore Laisa, che illustra con padronanza gli aspetti tecnici d’integrazione di Jquery con WordPress. Aspetto non facilmente comprensibile da tutti, in quanto presupponeva una bagaglio di programmazione medio-alto, ma che risulta essere quanto mai calzante nel regalare tantissime stringhe di codice Ajax e PHP pronte all’uso. Non poteva mancare un articolato discorso sull’integrazione di WordPress con il social network per eccellenza: Facebook. Alessio Luparelli approfondisce il social marketing con una breve introspettiva di utilità e scopi di una landing page, spiegando l’importanza da un punto di vista commerciale di ogni singolo like e le migliori strategie per ottenerli.

Sotto il suono della grandine si procede all’ultimo intervento della giornata e del Camp 2012 ad opera di Francesco Langiulli, che mostra come usare WordPress in multiuser. Si tratta di funzioni che circoscrivono quelli che sono gli aspetti limitanti della piattaforma in questo campo: Francesco ci mostra come garantire o negare solo alcune delle innumerevoli opzioni consentite al Wp_admin, in modo da destinare parte del sito agli utenti senza rischiare di andare ad intaccare la struttura portante.

Finisce così un’altra edizione del Word Camp Italia tra la soddisfazioni dei presenti, che hanno interagito tra loro e con i disponibilissimi organizzatori. Due giorni che hanno visto nascere relazioni e network open source che spero continuino a crescere e fare tanta strada.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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